«Il volontariato non va disperso» 

Un monito per la Provincia. Preoccupazione per le recenti decisioni della giunta. Cortelletti: «Giusto razionalizzare la rete dei soggetti ma si decida presto: il rischio è che i nostri progetti si blocchino. Non si punti sulle grosse organizzazioni disperdendo il patrimonio trentino»


Sandra Mattei


Trento. I progetti spaziano dai corsi di aggiornamento per agronomi e veterinari agli acquedotti per portare l’acqua potabile in piccoli villaggi, dall’adozione a distanza al coinvolgimento di studenti ed artisti trentini alla solidarietà e all’educazione alla cittadinanza globale. È l’attività del Gruppo Trentino Volontariato (Gtv), che quest’anno celebra i suoi vent’anni di vita e che ha contribuito allo sviluppo di alcune comunità del Nord Vietnam, dando loro strumenti materiali e conoscenze per poter uscire dalla povertà. Francesca Anzi, coordinatrice di Gtv e Franco Cortelletti, del direttivo, spiegano gli obiettivi che la loro associazione si è data, in coerenza con la politica di cooperazione internazionale che la Provincia autonoma porta avanti dal 1988, e che prevede per legge di destinare lo 0,25 per cento delle sue risorse allo sviluppo ed alla solidarietà internazionale. «La nostra mission – afferma Francesca Anzi – è attivare progetti in Paesi in via di sviluppo, ma anche promuovere la cittadinanza globale, per far crescere nelle nuove generazioni il rispetto dell’ambiente e della solidarietà. Non c’è futuro per i nostri figli se non attraverso uno sviluppo sostenibile, che è legato non solo ai nostri comportamenti, ma anche a quanto succede nel resto del mondo. Per questo i nostri progetti in Vietnam hanno ricadute anche a livello trentino, come quelli delle settanta organizzazioni che fanno parte di FArete, l’aggregazione dei soggetti che operano nella cooperazione internazionale».

Nelle scuole, solo per citare le ultime attività, sono stati coinvolti alcuni studenti di Besenello per raccogliere attraverso “VideoMessaggi” (82 storie) le testimonianze dei bambini adottati a distanza, ai giovani è dedicato anche il concorso “60Storie”, organizzato da Gtv, associazione Trentino con i Balcani e Consorzio Associazioni con il Mozambico per raccontare a fumetti le iniziative in collaborazione con lo Studio d’arte Andromeda. E domani, in occasione del Giorno mondiale dell’Acqua, all’Istituto Buonarroti, si terrà il confronto tra i ragazzi della 5° Cba che hanno partecipato alla conferenza dell’Onu sul clima di Katowice (Polonia) con i loro compagni (vedi box). «La difesa dell’ambiente – precisa Francesca Anzi – e della biodiversità è cruciale per il nostro futuro e significa anche prendersi cura delle persone, come raccontiamo in un documentario che ha per protagonista la guaritrice Hoa, che custodisce la medicina tradizionale a base di piante officinali. Il documentario di Marco Zuin sta girando nelle scuole, da quelle della Clarina alla Valsugana ed ha partecipato a diversi Film Festival. Non possiamo chiuderci in noi stessi: la nostra salvezza dipende dall’approccio con cui affrontiamo problemi complessi e dall’educazione che trasmettiamo alle giovani generazioni».

Per questo il Gtv, come le altre organizzazioni che fanno parte di FArete, esprime preoccupazione per le recenti decisioni della giunta a trazione leghista, che ha bloccato i bandi per i progetti di cooperazione internazionale perché intenzionata a verificare la loro utilità e la ricaduta a livello locale. «L’incontro che abbiamo avuto con l’assessore Spinelli alla fine di febbraio – spiega Franco Cortelletti - ci ha dato l’occasione di spiegare l’importanza dei progetti delle settanta organizzazioni, che hanno raggiunto 600.000 persone nel mondo e che hanno coinvolto 50.000 trentini che hanno partecipato ad eventi di sensibilizzazione e conoscenza. Siamo d’accordo con l’assessore sull’esigenza di razionalizzare la rete dei soggetti, ma chiediamo anche che le decisioni vengano prese in tempi brevi, perché il rischio è che i nostri progetti si blocchino. Non vorremo che puntasse solo sulle grosse organizzazioni, disperdendo il patrimonio della cooperazione internazionale, per il quale il Trentino si è distinto in passato». Nella delibera dello scorso dicembre, l’assessore competente aveva infatti stabilito di sospendere i contributi decisi dall’esecutivo precedente, per raccogliere gli elementi necessari per un’eventuale revisione dei progetti e rivederne le priorità e linee di lavoro.

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