Il Tar «congela» la discarica ai Lavini

Accolta la richiesta di sospensiva dei lavori di allargamento



ROVERETO. Il Tar di Trento blocca l'ampliamento della discarica ai Lavini di Marco. Il collegio giudicante del tribunale amministrative (presieduto da Armando Pozzi, consigliere Lorenzo Stevanato, estensore Alma Chiettini) ha deciso di accogliere il ricorso proposto dalla Medit costruzioni srl (difesa dagli avvocati Rodio) contro la Provincia e la Zortea srl e Rauzi Giuseppe snc (non costituita in giudizio) che chiedeva la sospensione dell'efficacia della gara di appalto per l'ampliamento della discarica. In attesa della pronuncia nel merito, in calendario per il 23 febbraio 2012.

Con lo stesso dispositivo, il Tar di Trento condanna l'amministrazione provinciale al pagamento delle spese della fase cautelare: mille euro.

Come si ricorderà, la Provincia ha indetto una gara per l'affidamento dei lavori di sopraelevazione del secondo lotto della discarica Lavini, con un importo totale a base d'asta di 1.718.925 euro. Per l'aggiudicazione era stato scelto il criterio del prezzo più basso con esclusione automatica delle offerte anomale. Il bando aveva stabilito che le offerte dovessero pervenire in un plico chiuso e sigillato per garantire l'integrità e la non manomissione del contenuto. In caso di "violazione della segretezza dell'offerta", il Presidente di gara avrebbe potuto ammettere il concorrente. L'8 luglio scorso era stato recapitato il plico dell'offerta della ditta Medit costruzioni srl, ma l'ufficio di gara aveva rilevato "uno squarcio tale da consentire l'accesso alla documentazione". Nella seduta del 13 luglio, il seggio di gara aveva deciso di escludere la ditta perché non era garantita l'integraità e la segretezza dell'offerta. Su questo punto, il ricorrente ha deciso di impugnare il provvedimento di esclusione. E il Tar ha accolto la richiesta di sospensiva.













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