Il «grande fratello» vigilerà su Borgo

Telecamere contro i vandali. Dalledonne: «Ma non vogliamo blindare il paese»


Paolo Silvestri


BORGO. L'occhio del "grande fratello" vigilerà su Borgo. O almeno, proverà a farlo. Tempo un paio di mesi, infatti, nei luoghi strategici della borgata verranno piazzate delle telecamere che registreranno quanto accade. Un deterrente, almeno si spera, ai continui vandalismi.

Quello scorso è stato un anno nerissimo per vandalismi ed atti di scarso senso civico lunge vie e piazze di Borgo. L'ultimo mese poi il peggio ha superato se stesso. Nel giro di pochi giorni, infatti, ci sono stati ripetuti danneggiamenti a presepi, ad alberi ed addobbi natalizi, oltre ad un tentativo di dar fuoco ad una finestra del municipio. Atti vandalici che si sono sommati ai vari imbrattamenti con spray e sterco vario susseguitisi durante i mesi precedenti. In aggiunta ci sono stati poi furti a ripetizione. «Ma su questi non possiamo fare nulla come Comune», spiega il sindaco Dalledonne. Ma sul resto sì che il municipio può metterci del suo.

E questo "suo" arriva con il tramite della Comunità di valle.  Nei mesi scorsi, dopo aver consultato la conferenza dei sindaci, l'ente territoriale della Bassa Valsugana e Tesino ha dato il via nei vari paesi ad uno studio sulla sicurezza. Uno studio che ha portato alla definizione di alcuni punti critici che per Borgo sono ben chiari: parchi pubblici (della Pace e Prà Mercato), portici del centro, sottopassi per la stazione. In tutto una ventina di luoghi. È lì che il "grande fratello" punterà i propri occhi sotto forma di telecamere.

«Non vogliamo assolutamente blindare il nostro paese - spiega il sindaco Fabio Dalledonne -, ma cercare in qualche modo di renderlo più sicuro, più vivibile per i nostri concittadini, questo certamente sì».  Le telecamere dovrebbero quindi fungere da deterrente. Anche perché le immagini verranno registrate e conservate per una serie di giorni così che dovessero verificarsi spiacevoli episodi polizia locale e carabinieri potranno utilizzarle. «Già spero proprio che possano stimolare il senso civico dei cittadini - aggiunge Dalledonne -. Molti episodi sono vandalismi e belli e buoni, ma altri spesso sono delle semplici negligenze civiche».

I tempi per la collocazione delle telecamere saranno ragionevolmente brevi. «Purtroppo, per troppo ottimismo, nel senso che non pensavamo di dover arrivare a tanto - spiega il sindaco -, non abbiamo messo a soldi a bilancio per questo tipo di intervento. Dovremo quindi trovare il modo di finanziare l'intervento, fare una variazione di bilancio e quindi mettere in azione le telecamere. Serviranno almeno un paio di mesi. La spesa massima prevista dallo studio è stata quantificata in 80mila euro. Contiamo di spendere molto meno. Vedremo».

Ma al sindaco di Borgo rimane molta amarezza per la decisione di affidarsi al "grande fratello". «È davvero frustrante dover ricorrere alla videosorveglianza - sbotta Fabio Dalledonne -. Non solo perché significa che il senso di civiltà sta venendo meno, ma anche perché tutto questo avrà un costo sociale elevatissimo che come al solito viene spalmato sulle nostre teste, dopo che i denari sono stati tolti dalle nostre tasche. E questo per colpa di chi? Di quattro delinquenti che non hanno terra, né la meritano».













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