Fuga ai 200 orari dopo i furti: tre in cella per i colpi nei bar 

Inseguimento in val di Cembra . «Nemmeno Fast and Furious» commentavano dopo l’inseguimento con i carabinieri  Ad incastrarli la Clio ripresa dalle telecamere e una tuta. Martedì eseguite le ordinanze di custodia e le perquisizioni



Trento. «In una strada ha preso i 200 chilometri all’ora…..nemmeno Fast and Furious…». Così si vantavano della rocambolesca fuga fra le strade della val di Cembra, paragonandosi al protagonista della saga interpretato da Vin Diesel, i tre che sono stati arrestati dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Cavalese, accusati di sei furti messi a segno a fine 2018 nel territorio cembrano. Una serie di furti culminata con una fuga in macchina dei ladri, seguiti dai carabinieri, Con la Clio della banda che viaggiava a 200 chilometri all’ora. Una fuga che era stata anche immortalata in un video.

I sei colpi

L’antefatto è rappresentato dai furti. Sei (ai danni di bar e locali pubblici) quelli che sono stati registrati fra novembre e dicembre dello scorso anno in val di Cembra. Immediatamente gli investigatori del nucleo operativo e radiomobile di Cavalese assieme ai colleghi della stazione di Cembra Lisignago si mettevano in moto dando inizio alle indagini raffrontando gli elementi raccolti nel corso dei sopralluoghi con relativo scambio informativo con altri reparti investigativi sia dell’Arma che della Polizia.

La Clio

Un elemento che si è rilevato fondamentale, la presenza di una Clio intestata ad un uomo di origine siciliane ma di fatto residente a Rovereto. Clio che era stata immortalata nelle telecamere nel centro abitato di Lisignago Cembra e che era “estranea” al paese. Dal proprietario della macchina (L.A. le sue iniziali) si è poi arrivati a F.V. e F.S., siciliani. Tre persone legate fra di loro .

Fuga a 200 all’ora

La svolta il 30 novembre quando a Cembra un carabiniere della stazione, fuori servizio, riconosce il volto di L.A. in giro per il paese. I militari si mettono quindi sulle tracce della Clio e del gruppo ed è in questo momento che parte l’inseguimento che sembrava quasi la scena di un film d’azione. Con tanto di posto di blocco forzato dai malviventi che avevano messo a serio rischio l’incolumità di carabinieri, pedoni ed automobilisti che si sono visti sfrecciare in centro abitato l’ auto ad altissima velocità.

Le immagini

La fuga a 200 all’ora non ha rallentato le indagini. I passi successivi hanno permesso di indicare i tre come i responsabili dei furti. In particolare sono state preziose le riprese delle telecamere che hanno ripreso il gruppo giungere in paese. E hanno immortalato in particolare l’abbigliamento di uno dei tre che era uguale a quello indossato dall’uomo immortalato in una fotografia del commissariato di Rovereto nel corso di una precedente incursione. E poi ci sono state le impronte digitali rilevate dalla Scientifica a dare ulteriore materiale probatorio all’indagine coordinata dal sostituto procuratore Davide Ognibene. Tutto insieme ha portato all’emissione di tre ordinanze di custodia cautelare che sono state eseguite martedì fra Trentino e Catania, con relative perquisizioni.

Il modus operandi

I punti di contatto fra i sei colpi di cui vengono accusati i tre sono diversi. Si parte dall’orario dei furti, avvenuti sempre fra la sera e la notte. E poi la scelta dei target, sempre locali pubblici. E ancora la spregiudicatezza dell’atteggiamento: le azioni erano tutte a volto scoperto. E infine la Clio, la macchina immortalata dalle telecamere e protagonista della fuga.













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