il caso

Frasi razziste, richiamo per il professore

L’uomo rifiuta l’accusa infamante: ricorso al Tar per poter leggere tutti i documenti che lo accusano. C’è il sì dei giudici



TRENTO. Nella sua carriera - lunga - non aveva mai ricevuto nessun provvedimento disciplinare. Fino al novembre dello scorso anno quando la dirigente dell’istituto superiore nel quale lavora gli ha inflitto la sanzione del richiamo verbale. È la più «leggera» dei provvedimenti disciplinari, e forse il docente poteva anche accettare la decisione se non fosse che le accuse che gli venivano mosse erano per lui gravissime. In sintesi la dirigente aveva deciso il richiamo verbale su segnalazione di un alunno che aveva accusato il docente di averlo ripreso. E fino a qui probabilmente nessuno avrebbe avuto nulla da ridire. Se non che lo studente aveva accusato il professore di averlo ripreso usando espressioni razziste. Ossia riferimenti spiacevoli al Paese di origine del ragazzo e al colore della sua pelle. Accuse considerate infamanti dal docente come spiega Pietro Di Fiore che per la Uil scuola ha seguito il caso. E che spiega: «il professore ha un curriculum immacolato, una lunga carriera senza ombre. È una persona mite, preparata e che mai avrebbe detto frasi con sfondo razzista». Il docente nella nota che riceve nel novembre scorso trova anche il riferimento a «testimonianze» sul fatto che sarebbero state rese non solo dal diretto interessato ma anche da altri compagni di classe. A quel punto chiede alla sua dirigente di poter leggere gli atti, di vedere con i suoi occhi quello che gli alunni avevano raccontato. Ma si trova davanti ad un netto rifiuto da parte della scuola. E qui fa ricorso al Tar contro il diniego. Ricorso che viene accolto. «Nel caso in esame - si legge nella sentenza - sono stati integralmente sottratti all’accesso i verbali contenenti le dichiarazioni rese dagli alunni che avevano assistito ai fatti e, quindi, allo stato degli atti, non appaiono condivisibili le considerazioni della dirigente scolastica secondo la quale “la contestazione disciplinare il verbale di audizione e il richiamo verbale contengono tutti gli elementi utili e necessari a circostanziare il comportamento oggetto dell’irrogazione della sanzione disciplinare”. Vi è motivo di ritenere che la conoscenza dei verbali possa consentire al ricorrente di articolare meglio le proprie difese D’altra parte le evidenziate esigenze di tutela della riservatezza dei minori possono essere adeguatamente garantite provvedendo - a coprire con degli omissis tutti i dati che consentano di individuare tali minori».













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