giustizia

Foto pedofile sul pc: assolto

Un operaio di Dro scagionato perché aveva acquistato un computer usato



DRO. Il pc su cui erano state trovate 700 immagini pedopornografiche era stato acquistato di seconda mano. In questo modo un operaio quarantaduenne, di origine marocchina e residente a Dro, difeso dall’avvocato Andrea de Bertolini, è riuscito a dimostrare la propria innocenza dopo essere finito di fronte al giudice con l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico.

L’operaio ha convinto il giudice (il processo si è svolto con rito abbreviato) che il computer era stato acquistato da un amico, il quale ha sua volta lo aveva comprato di seconda mano su un noto sito di anunci. In sostanza, l’operaio ha sostenuto di essersi ritrovato sulla memoria del pc le immagini incriminate.

L’operaio era stato accusato di detenzione di materiale pedopornografico dopo essere stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale. In seguito a questa prima contestazione (la competenza è della procura di Brescia, dove sarebbe avvenuto il fatto) l’autorità aveva disposto il sequestro del personal computer trovato nell’abitazione del quarantaduenne. Il successivo controllo dell’apparecchio aveva portato alla scoperta delle foto pedopornografiche.













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