Ex Michelin, ecco il nuovo sottopasso

Il Comune: apertura nel fine settimana, ma la pioggia può far slittare tutto


Luca Marognoli


TRENTO. L'obiettivo era di inaugurarlo nel fine settimana, ma la pioggia rischia di rovinare la festa. Il nuovo sottopasso di viale Sanseverino è quasi pronto: i pannelli laterali in pietra bianca e rossa sono già installati e il nuovo manto stradale in fase di ultimazione. La vecchia striscia di asfalto è stata rimossa, però l'asfalto dovrà attendere. Il viale si è trasformato in una piscina. A coordinare le operazioni l'ingegner Bruno Delaiti, del servizio viabilità del Comune: «E' stato istituito il senso unico alternato per il raccordo della rampa sud del sottopasso, mentre la notte il viale è chiuso per consentire i lavori di fresatura del manto bituminoso e la ripavimentazione del tratto fra via Canestrini e via Monte Baldo, in funzione della prossima apertura del sottopasso». La carreggiata di quest'ultimo ha una larghezza di 7 metri, più un altro metro per parte di marciapiede di servizio (da utilizzare solo in casi di emergenza). L'altezza invece è regolamentare, cioè di cinque metri. L'opera è costata 8 milioni e 400 mila euro, compreso il parco del nuovo quartiere delle Albere che consentirà alla città di riabbracciare il suo fiume, secondo la visione dell'archistar Renzo Piano. Un grande prato collegherà infatti il nuovo insediamento residenzial-direzionale con la riva dell'Adige. Chi passa nella zona in questi giorni potrà notare i cumuli di terreno di riporto coprire l'Adigetto. «Il tempo non ci aiuta: l'apertura del sottopasso era prevista per il fine settimana ma tutto dipende dalle condizioni atmosferiche», continua Delaiti. «Quanto al parco, non conosciamo ancora i tempi: per realizzarlo dovremo coordinarci con il cantiere Michelin». Da tempo è già stato realizzata la nuova rotatoria all'uscita nord del sottopasso. I lavori di rifacimento stradale hanno creato un imbuto sulla bretellina di fronte all'ingresso dell'ex fabbrica, dove il passaggio è regolato da un semaforo funzionante dalle 7 alle 20. Ciò ha provocato inevitabili rallentamenti, soprattutto nel pomeriggio. Non hanno facilitato lo scorrimento le grandi pozzanghere che si sono formate in serata, ma hanno inciso in senso negativo anche le momentanee condizioni della strada, che nel tratto a nord della rotatoria era stata già fresata costringendo gli automobilisti a fare slalom tra i tombini sopraelevati. Cantiere al debutto ieri anche in viale Verona, chiusa con un giorno di ritardo dopo i lavori preparatori e le precipitazioni di lunedì. In corrispondenza dell'incrocio con via Fogazzaro è stato istituito anche qui un senso unico alternato, che durerà due o tre settimane. «La pioggia non aiuta - dicono ai servizi esterni della polizia municipale -, ma stiamo monitorando la deviazione sulle vie Fogazzaro e Gocciadoro. Già normalmente ci sono code, con questo tempo, ma è difficile imputarle ai lavori». A sud, nelle ore di punta, la colonna di auto è comunque arrivata fin quasi alla farmacia di via Degasperi. Quanto al consolidamento del ponte sul Fersina, è stato deciso uno slittamento dei lavori. Ad annunciarlo Giorgio Bailoni, del servizio gestioni: «Non si parte né oggi né nei prossimi giorni», afferma il dirigente. «La ditta non è pronta e con questo tempo non avrebbe potuto lavorare molto. Anzi, ci troveremmo con le persone che si lamentano per la chiusura e il cantiere fermo. Se ne riparlerà sicuramente la prossima settimana».

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