Estorsione a un calciatore del Trento, due arresti

Il giocatore aveva venduto il suo motoscafo su Ebay ma gli assegni avuti come pagamento erano «scoperti». Ricattato per riavere i soldi, si rivolge alla polizia



VENEZIA. La Polizia di Stato ha sventato un’estorsione ai danni di un calciatore del Trento (serie D), arrestando due veneziani. La squadra mobile di Venezia e quella di Rovigo, assieme al Commissariato di Porto Tolle (Rovigo), ha chiuso il caso nella città lagunare, dove la vittima si è incontrata con i due presunti ricattatori, fermati dopo aver ricevuto 5 mila euro in contanti.

La vicenda parte dalla vendita nell’agosto scorso, su Ebay, di un motoscafo con due motori fuori bordo del valore di 45 mila euro, di proprietà del calciatore, che vive a Porto Tolle. All’annuncio hanno risposto due persone, che si sono incontrati il 24 agosto con l’atleta, consegnandogli degli assegni per un importo di 25 mila euro, che poi si è scoperto essere «scoperti».

Alcuni giorni dopo la vittima ricevette una telefonata da parte di un intermediatore che fece intendere alla vittima che la vicenda si sarebbe potuta sistemare dietro il compenso di 5 mila euro. Le telefonate si sono ripetute nei giorni a seguire, costringendo il giocatore a rivolgersi alla Polizia, come aveva già fatto in precedenza dopo aver «perso» il motoscafo. All’appuntamento, fissato a Venezia, i presunti ricattatori sono giunti col motoscafo, sul quale è poi salito il calciatore, che ha consegnato la busta col denaro pattuito. A quel punto sono intervenuti gli agenti, che avevano predisposto un piano per evitare la fuga dei ricattatori, che sono stati ammanettati.













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