Ecco la guida per gli aspiranti volontari 98 le organizzazioni “a disposizione”

Trento. È ricca di ben 100 pagine la “Mappa per l'aspirante volontario” presentata ieri dalla vicesindaca Mariachiara Franzoia e da Giorgio Casagranda (presidente dell’associazione Non Profit Network,...



Trento. È ricca di ben 100 pagine la “Mappa per l'aspirante volontario” presentata ieri dalla vicesindaca Mariachiara Franzoia e da Giorgio Casagranda (presidente dell’associazione Non Profit Network, ente gestore del Centro di servizio per il volontariato del Trentino di cui è membro del direttivo) redatta con la partecipazione dei giovani del Servizio civile del Comune che hanno contribuito ad elaborare la sua progettazione. Inoltre, come hanno chiarito i relatori, dovrebbe divenire stimolo di crescita di un volontariato giovanile che serva sì alla comunità ma possa essere incentivo e propedeutico ad una attività futura ed una valida progressiva sostituzione dei volontari in attività, per l’inevitabile continuo ricambio generazionale. La guida, infatti, nasce con l'intento di orientare gli aspiranti volontari ad una scelta consapevole verso esperienze di volontariato nelle associazioni ed organizzazioni del Terzo Settore attive nel territorio del Comune di Trento. Al fine di rendere la ricerca più efficace, la guida è stata articolata in aree tematiche, che sono: prevenzione, sostegno ed accoglienza di persone in difficoltà; disabilità e disagio psichico; integrazione culturale ed inclusione sociale; invecchiamento attivo; educazione bambini e ragazzi; arte e cultura; solidarietà internazionale e mobilità europea; animali e ambiente. Ciascuna area contiene le organizzazioni di riferimento, che sono 98 in totale, che oltre a descrivere l'attività principale dell'organizzazione, forniscono informazioni su: attività dell'ente, accompagnamento e formazione, compiti dei volontari, periodo e orari di svolgimento dell'attività di volontariato, competenze, valori acquisibili attraverso l'attività e contatti. La guida vuole quindi promuovere la cittadinanza attiva dei giovani della città, guardando al volontariato come strumento per la solidarietà sociale, come occasione di crescita personale ed integrazione sociale, importante sia per la sperimentazione di sé, che per lo sviluppo di competenze spendibili in altri contesti ed infine come risorsa a sostegno di quei progetti capaci di generare un importante impatto sociale sul territorio. C.L.















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