Ecco gli stipendi dei primari trentini Il più pagato è Peterlongo (radiologia)

Il primario di radiologia ha uno stipendio lordo annuale di 209.165 euro che corrispondono a una busta paga mensile di 8650 euro netti



TRENTO. Una vita professionale di tanta soddisfazione, quella di Paolo Peterlongo, in Azienda sanitaria dal 1975. Anche dal punto di vista economico: è lui infatti il dirigente che guadagna più di tutti, secondo i dati che l’Azienda ha pubblicato proprio ieri sul suo sito internet. Il primario di radiologia ha uno stipendio lordo annuale di 209.165 euro che corrispondono a una busta paga mensile di 8650 euro netti. E’ l’unico, Peterlongo, a superare i 200 mila euro. All’estremità opposta - si fa per dire - tra i colleghi dirigenti «apicali» c’è il dottor Ettore Turra, dini, che però è un analista. Lui deve accontentarsi di 3.971 euro netti al mese, cioè 89.007 euro lordi all’anno. D’altra parte è la sua categoria quella meno retribuita, pur navigando comunque sul filo dei 100 mila euro lordi annui.
Dopo la Provincia, anche l’Azienda sanitaria ha provveduto a rispettare le direttive sulla trasparenza e ieri la direzione ha dato il via libera alla pubblicazione dei dati più significativi, a cominciare da quelli relativi ai dirigenti con ruolo apicale: si tratta di primari, direttori di struttura e amministrativi. Va anche aggiunto che quello pubblicato sul sito è ovviamente lo stipendio dell’ente pubblico e non tiene conto di altre entrate che i medici potrebbero avere nel caso esercitassero privatamente la professione o prestassero la loro opera come consulenti. Facile immaginare dunque quanto possano lievitare gli incassi effettivi dei primari. Ma questo esula dall’obbligo imposto alle aziende pubbliche di rendere noti gli stipendi dei propri dipendenti.
Peterlongo è il più pagato e di sicuro in busta paga pesa anche l’anzianità. Dicevamo come sia uno dei professionisti più “vecchi” dell’Azienda: vi lavora dal 1975. Ben più giovani, da questo punto di vista, sono i colleghi primari che lo seguono a ruota. Umberto Papa sfiora i 200 mila euro ed è stato assunto nel 1989, Patrizio Caciagli, arrivato nel 1991, può contare su quasi 197 mila euro. Il primo dirige chirurgia generale, il secondo il dipartimento di medicina di laboratorio. Tra le colonne della sanità trentina il dottor Paolo Dal Rì, direttore di struttura, in Azienda dal 1972 che guadagna 177.722 euro all’anno; Franco Mattedi, direttore amministrativo assunto nel 1973, che incassa 114.017; il cardiologo dell’ospedale di Rovereto Giuseppe Vergara, anch’egli arruolato nella sanità trentina nel 1973, che oggi conta 160.390 euro all’anno; il direttore amministrativo Claudio Viola, che ha uno stipendio di 113.186 euro, assunto giusto qualche mese prima di Vergara. Nella classifica dei guadagni, nessuna donna tra i primi 31 dei 158 dirigenti. A rompere l’egemonia maschile tocca a Maria Gemma Pompei che sfiora i 166 mila euro lordi annui.

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