Due incendi (forse dolosi) in poche ore

Sabato sera è andato a fuoco il fienile del comandante del pompieri di Bondo. Ieri fiamme nel bosco della Rocchetta



TRENTO. Due incendi sono divampati in Trentino fra la tarda serata di sabato e il pomeriggio di ieri. E per entrambi c’è l’ombra del dolo. Gran lavoro dunque per i vigili del fuoco e anche per l’elicottero che ha portato dal cielo l’acqua per cercare di limitare l’estensione del rogo boschivo. Ma partiamo da quello che è successo sabato sera dove l’incendio è scoppiato appena sopra il paese di Bondo e ha interessato un fienile. In questo caso - oltre al tempestivo intervento dei volontari - la presenza della neve attorno alla struttura ha tolto la forza alle fiamme che quindi non sono riuscite a raggiungere il bosco tutt’attorno. L’incendio ha riguardato un deposito per il fieno. La struttura in legno e l’erba secca che conteneva sono state un ottimo «combustibile» per le fiamme che hanno raggiunto in poco tempo dimensioni notevoli. Sul posto sono intervenuti i pompieri di Bondo-Breguzzo guidati dal comandante Ezio Valenti che è anche il proprietario, insieme al fratello Alberto, del fienile. In supporto sono arrivati anche i vigili del fuoco di Roncone con la loro preziosa autobotte. L’operazione di spegnimento è andata avanti fino all’una di notte. Sul posto anche le forze dell’ordine che dovranno cercare di capire l’origine del rogo. Al momento non si scarta nessuna ipotesi - nemmeno quella accidentale - anche se il corto circuito appare difficile. Ma all’interno del fienili c’era una pala gommata con il rimorchio, attrezzatura necessaria per spostare il fieno.

Il secondo incendio è divampato, invece, nella tarda mattinata di ieri nella zona della Rocchetta. Un incendio boschivo che ha interessato una zona per fortuna lontana da abitazioni ma decisamente estesa. L’allarme è stato dato immediatamente e dopo pochi minuti c’erano al lavoro una quarantina di vigili del fuoco volontari di Mezzocorona e Mezzolombardo oltre ai forestali e alla polizia locale. L’incendio è risultato a svilupparsi molto velocemente e visto che le previsioni annunciavano per il pomeriggio l’arrivo anche del vento, per i pompieri era importante riuscire a spegnere le fiamme nel più breve tempo possibile. E per questo è stato richiesto anche l’intervento dell’elicottero che dall’alto ha portato ulteriore acqua pescata dal Noce. Una «manovra a tenaglia» che per fortuna è riuscita tanto che nel pomeriggio le fiamme erano state domate e la zona bonificata. Anche in questo caso è stato richiesto l’intervento delle forze dell’ordine perché ci sono dei dubbi sulla possibile origine dolosa del rogo.

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