Don Walter, il parroco che dice messa con l’iPad

La tecnologia entra nella chiesa di Zuclo e stupisce «Dobbiamo esplorare nuovi modi per avvicinare i fedeli»


di Ettore Zini


ZUCLO. Don Walter Sommavilla: il prete che predica con l’iPad. Sarà l’effetto Papa Francesco che “twitta” con disinvoltura con migliaia di fedeli. Sarà che con le nuove tecnologie ha dimestichezza da vendere ma quando venerdì mattina, durante l’omelia di Ognissanti, si è presentato sul pulpito con l’iPad in mano, pochi sono i parrocchiani che si son fatti meraviglia. La moderna tecnologia che entra in chiesa come strumento di evangelizzazione, da queste parti, non è una novità. Negli anni Ottanta nella parrocchia di Saone ci aveva provato don Gino Flaim ("don Valvola"), con quella Tv (TeleVideoGiudicarie) che, per qualche tempo, aveva fatto storia. Oggi nella stessa Unità parrocchiale che, per mancanza di sacerdoti abbraccia anche i paesi di Ragoli, Montagne, Preore, Bolbeno, Saone e Zuclo, c’è un altro prete che ha messo la tecnologia al servizio del culto.

Non è da tutti vedere il proprio curatore d’anime “smanettare”, durante l’omelia, su un tablet da dieci pollici, da cui estrapola il racconto evangelico della giornata. Molti fedeli se ne sono accorti solo venerdì mattina nella chiesa di Zuclo, durante la Messa dedicata alla liturgia dei defunti. Ma, chi partecipa alle omelie del sacerdote, sa che non è una novità. Del resto che, per don Walter, originario di Moena, le nuove tecnologie siano pane quotidiano, si scopre digitando su internet www.Madonna del Lares.it. Qui si ha la gradita sorpresa, di imbattersi in un mondo, che coniuga fede a informazione. Canali mediatici alla missione sacerdotale. E’ un “Portale” a tutto campo: un web collaborativo, dice. Dove si possono trovare notizie utili su funzioni religiose, forum sulla famiglia, interviste (ce n’è una molto interessante dedicata a Papa Bergoglio), discorsi (l’ultimo è del vescovo Luigi Bressan), rubriche per i giovani, e problematiche legate alle questioni sociali. Persino i moduli in Pdf, per iscriversi ai corsi prematrimoniali. E poi, registrazioni di eventi, inaugurazioni. Addirittura uno sbalorditivo filmato in 3D della Cappella Sistina. Tutto quanto un cattolico, al passo con i tempi, può desiderare.

Da 14 anni curatore d’anime di ben cinque parrocchie della “Busa” di Tione, don Walter Sommavilla è l’artefice di questa iniziativa. Il “sito”, lo conferma lui stesso è meta di molti “clic”. Nel solo mese di ottobre i nuovi accessi sono stati 750: «In alcuni periodi dell’anno molti di più di quelli che vengono in chiesa. Ma, con i tempi che corrono anche la Chiesa non può esimersi dall’esplorare nuovi modi per avvicinare i fedeli». In questo senso, chissà se le sue prediche “ad alto contenuto tecnologico”, oltre al messaggio evangelico, non siano ottimi spot per portale delle sue parrocchie? Il motto non è propriamente evangelico. Ma in questo caso, è proprio il caso di dirlo: «Se i fedeli non vanno in chiesa, è la Chiesa che va dai fedeli».

Don Walter Sommavilla appartiene ai parroci di nuova generazione. Ha 43 anni, per lui il web è uno strumento per avvicinare i fedeli. «Siamo i discepoli della creazione del mondo. Siamo sempre stati tecnologici, anche se c’è chi ci accusa di essere retrogradi. Non c’è da meravigliarsi se la Chiesa utilizza le nuove tecnologie, per essere al passo con i tempi. Il nostro è un sito “vivo”, dove uno si logga e può presentare anche contenuti propri. La rete serve per proporre un pensiero e invitare al dialogo. E, si badi bene, a utilizzarla non sono solo i giovani, ma anche molte persone di mezza età che, grazie a strumenti come internet, è possibile contattare, e poi avvicinare concretamente alla vita della comunità», conclude don Walter.

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