Disperso sul lago di notte lo salvano i pompieri

Un ventenne svedese era a bordo di un gommone: è rimasto in panne Dopo quattro ore alla deriva è stato individuato dai volontari di Riva


di Paolo Tagliente


ALTO GARDA. È una disavventura da brivido - in tutti i sensi - quella vissuta giovedì sera sul Garda da un ventenne svedese. Il giovane era uscito nel pomeriggio sul lago a bordo su uno di quei piccoli gommoni solitamente utilizzati per l'assistenza alle regate. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il giovane stava seguendo delle imbarcazioni a vela, ma ad un certo punto è sparito alla vista dei regatanti che si sono accorti della sua assenza solo quando hanno fatto rientro al porto. Per un po’ l’hanno atteso, cercando di capire cosa potesse essere successo, poi, preoccupatissimi, hanno deciso di lanciare l’allarme. Erano le 21 quando la motovedetta della Guardia Costiera ha lasciato il porto di Salò per mettersi alla ricerca del ventenne. Solo un’ora più tardi, incomprensibilmente, la Guarda Costiera ha chiesto l’intervento dei vigili del fuoco volontari di Bardolino e di Riva del Garda. Dalla caserma di viale Rovereto, sei uomini hanno raggiunto le due imbarcazioni del Corpo a Porto San Nicolò e si sono messi subito a setacciare le acque del lago, nere come la pece. In base alle indicazioni ricevute e in base alla grande esperienza, i volontari rivani hanno compiuto le mosse giuste e si sono spostati verso sud. Molto a sud. E così, poco più di mezz’ora dopo aver preso il largo, i pompieri rivani (che nei mesi invernali sono gli unici a svolgere servizio di soccorso sul Garda Trentino 24 ore su 24) hanno illuminato con i fari il gommone su cui sedeva il ventenne svedese. Lo hanno trovato in un punto parecchio più a sud dell’isola di Trimelone, a ua ventina di chilometri da Riva, in acque venete. Felicissimo e comprensibilmente infreddolito, ma sanissimo, il ragazzo ha raccontato ai soccorritori che il motore della sua imbarcazione s’era fermato circa quattro ore e mezza prima. Ogni tentativo di farlo ripartire si era rivelato inutile e il vento aveva poi spinto il gommone, ormai ingovernabile, verso la parte meridionale del Benaco. Fatto salire a bordo e riscaldato, i vigili del fuoco hanno agganciato la piccola imbarcazione, trainandola fino al nuovo porto di Navene. Una brutta avventura con un lieto fine tutt’altro che scontato, viste le temperature rigidissime e il rischio più che concreto che il giovane trascorresse la notte all’addiaccio.

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