Dellai: «Così il governo penalizza chi è più responsabile»

Il governatore trentino dopo la Conferenza delle Regioni di Roma: a repentaglio i nostri assetti istituzionali



TRENTO. «Il metodo e il merito che sono stati scelti non possono essere accettati perché, tra l’altro, rischiano di penalizzare proprio quelle realtà (come le Province autonome di Trento e Bolzano) nelle quali un ordinamento autonomistico preesistente rispetto alla riforma del 2001 si è da sempre caratterizzato per il rispetto del principio di responsabilità». Così il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, commenta quanto emerso dalla Conferenza delle Regioni sulla riforma del Titolo V della Costituzione. «Era nell’aria da tempo - spiega - l’esigenza di riprendere in mano il progetto costituzionale sul federalismo a fronte dei cambiamenti di contesto, ma anche sulla base delle esperienze, con luci e ombre, fin qui realizzate. Il Governo ha voluto dare un segnale forte in questa direzione, presumibilmente anche a fronte dei recenti comportamenti censurati dall’opinione pubblica in alcune regioni italiane e all’esigenza di recuperare efficienza e tempestività nell’azione amministrativa».

Sul metodo «auspico che il Governo e il Parlamento - sottolinea Dellai - non vogliano andare in questa direzione, mettendo così a repentaglio gli assetti istituzionali di quella parte di Italia che funziona e decidano invece di aprire, con i tempi che servono, una discussione con tutti gli attori istituzionali interessati. Alle inefficienze di alcune realtà e agli eccessi delle pulsioni separatiste non si può rispondere infatti con restaurazioni centralistiche e stataliste, ma rilanciando il concetto dell’autonomismo responsabile, secondo le migliori tradizioni del Nord Italia».













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