Da casalinghe a prostitute per far fronte alla crisi

La polizia “scopre” in città cinque abitazioni adibite a casa d’accoglienza. Tra le ragazze due “massaie” venete, le altre da Spagna, Francia e Sud America


di Paolo Tagliente


ROVERETO. Fosse dipeso da loro, avrebbero continuato a fare le casalinghe. La crisi e le difficoltà economiche, però, le hanno spinte a prostituirsi per cercare nuovi guadagni. Questa è la giustificazione che due - all’apparenza - irreprensibili massaie venete hanno dato agli agenti del Commissariato di Rovereto che nei giorni scorsi, durante servizi mirati al contrasto della prostituzione, le hanno trovate mentre “esercitavano” in un appartamento cittadino. E alla crisi economica mondiale hanno dato la colpa anche molte delle altre ragazze straniere identificate nel corso dell’operazione che ha consentito di individuare in città ben cinque abitazioni - distribuite tra le Fucine, viale Trento e Corso Bettini - trasformate in case d’appuntamento. Lì le giovani ricevevano i clienti che, a quanto pare, erano numerosi. E proprio durante uno dei controlli è stato identificato anche uno dei frequentatori, il quale ha rivelato alla polizia di aver pagato 100 euro per una prestazione.

A sconcertare gli inquirenti è stato soprattutto un particolare: fatte salve le due venete, le altre donne identificate provenivano dalla Spagna, dalla Francia e da paesi sudamericani ed arrivavano in città in pullman all’incirca ogni 15 giorni, probabilmente dando il “cambio” ad altre giovani. I viaggi erano lunghi ed estenuanti, insomma, ma evidentemente i guadagni giustificavano certi disagi. Un po’ come accadeva un tempo nella case chiuse dove, ogni due settimane - per quello che in gergo veniva chiamato “il cambio della quindicina” -, le ospiti cambiavano luogo di lavoro. Agli agenti, una di loro ha raccontato di essere titolare di un’attività commerciale, nel proprio paese d’origine. Attività che versa in gravissime difficoltà economiche e, pur di tentarne un disperato salvataggio dalla bancarotta, la donna avrebbe deciso di vendere il proprio corpo.

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