Conte: pronti a dichiarare lo «stato di emergenza» 

Attesa per le risorse del governo. E Salvini critica «l’ambientalismo da salotto» Fugatti in Primiero e Vanoi. Oggi riapre la ferrovia tra Mezzolombardo e Malé



TRENTO. Il governo è pronto a dichiarare lo stato di emergenza, con il conseguente stanziamento di risorse, per le regioni colpite dall’ondata eccezionale di maltempo della scorsa settimana. Tra queste la Provincia di Trento. Lo ha detto il presidente del consiglio Giuseppe Conte, ieri in Sicilia dove l’esondazione di un fiume ha annientato due famiglie provocando nove vittime. E il ministro Riccardo Fraccaro (M5S) ha ribadito: «Vogliamo sospendere gli obblighi fiscali e procedere agli indennizzi per consentire a cittadini e imprese di ripartire».

Conte: stato di emergenza. «Le regioni più martoriate sono Calabria, Sardegna, Sicilia, e si sono aggiunti Veneto, Friuli, Liguria, le Province autonome di Trento e Bolzano, e oggi anche il basso Lazio - ha spiegato ieri Conte - stiamo esaminando tutte le richieste pervenute, e sicuramente nel prossimo Consiglio dei ministri, se necessario lo faremo straordinario perché non previsto, decreteremo lo stato di emergenza. Stiamo facendo un esame contabile delle somme esatte disponibili. Sicuramente, poi, le dovremo integrare».

Salvini: «Colpa dell’ambientalismo da salotto». «Troppi anni di incuria e malinteso ambientalismo da salotto che non ti fanno toccare l'albero nell'alveo ecco che l'alberello ti presenta il conto». Il ministro dell'Interno Matteo Salvini ieri era a Belluno con il presidente del Veneto Luca Zaia ha sorvolato le zone colpite dall'eccezionale maltempo dei giorni scorsi. «Il bosco vive e deve essere curato e il greto del torrente dragato - ha aggiunto il vicepremier e leader della Lega - l'inerzia, l'assenza e l'ignoranza a volte sono alla base di questi fatti. La tutela della montagna dovrebbe essere affidata alle comunità locali». Salvini ha annunciato anche che «in settimana ci sarà un consiglio dei ministri per questi eventi».

Fugatti ieri in Primiero e Vanoi. Proseguono i sopralluoghi della Provincia per verificare i danni e lo stato di avanzamento dei lavori di somma urgenza. Ieri il neopresidente Maurizio Fugatti si è recato nel Primiero e nel Vanoi, dove si sono verificati smottamenti e dove la bufera di vento ha devastato ettari di bosco. La situazione forestale è infatti una delle voci più preoccupanti del lungo elenco dei danni, ma si sta ancora lavorando su alcune priorità come il ripristino della viabilità. Da oggi esempio riapre a fasce orarie la statale 50 tra Siror e San Martino di Castrozza. A partire quindi da oggi, fino a data ancora da destinarsi, la strada sarà aperta dalle 6:30 alle 7:30, dalle 13 alle 14 e dalle 18:15 alle 19:15. L'apertura è consentita solo per chi lavora e ha necessità importanti, il passaggio è consentito in via straordinaria nel cantiere con peso massimo 7,5 tonnellate, per il transito bisogna mantenere una distanza tra un veicolo e l'altro di 30 metri. La strada è sempre ufficialmente chiusa ma transitabile esclusivamente negli orari indicati.

Riapertura Trento-Malé. A seguito delle ultime verifiche effettuate anche con corsa prova ieri pomeriggio, è stata disposta la riapertura all’esercizio ferroviario della tratta Mezzolombardo - Malè a partire da questa mattina. L’orario delle corse previste per la giornata di lunedì sull'intera linea Trento - Mezzana è quella dell'orario in vigore, a parte la tratta Mezzolombardo - Cles che riprenderà con i treni 17 e 18. Accanto alle corse ferroviarie rimane attivo, in rinforzo, anche il servizio autobus.

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