Cles, la storia raccontata da marionette e burattini

L’estate a Palazzo Assessorile porterà una mostra di pezzi dal Cinquecento a oggi Esposti anche quadri e sculture tra i quali ci saranno alcune opere di Andy Warhol


di Giacomo Eccher


CLES. Si annuncia colorata e gioiosa, all'insegna di marionette e burattini, l'estate di Cles. Lo storico Palazzo Assessorile dal 5 luglio al 28 settembre ospiterà, infatti, la mostra “Buratto, Fili, Bastoni”, marionette e burattini dal Cinquecento all'arte contemporanea.

L'esposizione, curata da Pietro Weber e Marcello Nebl, con la collaborazione dei collezionisti emiliani Vittorio Zanella e Rita Pasqualini, è promossa dal Comune di Cles con sponsor e collaborazioni importanti da parte di Regione, la Provincia e Comunità valle di Non. Partecipano anche la Regione Emilia Romagna e Budrio, Comune del Bolognese sede del famoso museo delle Marionette. La mostra di Cles nasce con l'avallo autorevole prestigioso del ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, che sottolinea la preziosità di questa testimonianza del passato a rischio scomparsa perché i bambini di oggi sembrano più interessati alle nuove tecnologie che si muovono con un clic piuttosto che con l'intreccio di fili e di fascino antico dei teatrini del passato.

Come anticipano i due curatori Weber e Nebl, la mostra “Buratto, fili, bastoni” presenta una selezione di oltre 500 pezzi delle principali raccolte mondiali di marionette e burattini e in particolare la collezione storica Zanella/Pasqualini del Museo di Budrio. Nei tre piani del palazzo assessorile clesiano non solo ci saranno marionette e pupi delle principali dinastie di burattinai italiani, ma anche scenografie originali e preziosi teatrini tra cui uno appartenuto a Vittorio Emanuele II, e un altro dell'epoca di Carlo Goldoni. Inoltre grazie alla disponibilità dei collezionisti Vittorio Zanella e Rita Pasqualini si potrà vedere tutto ciò che un tempo serviva al burattinaio per svolgere il suo lavoro in piazze e teatrini per raccontare storie, favole e anche popolari ricostruzioni di vicende antiche. Un’arte durata quattro secoli dalla più antica (la marionetta che rappresentava Carlo Magno costruita nel 1580 dal burattinaio Pietro Datelin, fino all'ottocentesco Giuseppe Garibaldi del burattinaio Augusta Galli). Ma ci saranno anche il Pupo Orlando del siciliano Sebastiano Zappalà, e la serie di marionette di famose dinastie di burattinai tra cui i piemontesi Rame, genitori e ascendenti di Franca Rame, la scomparsa compagna del premio Nobel Dario Fo.

Arte e fine artigianato: le marionette erano un mix di fantasia e di manualità abilissime, che nella mostra clesiana verranno affiancate, e messe in evidenza, da quadri e sculture di alcuni tra i principali artisti della scena italiana e internazionale contemporanea, ad iniziare dallo statuiuitense Andy Warhol.

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