Caterina e i “Cani” un’attrazione fatale diventata arte

SEGONZANO. C’è ancora tempo oggi per poter ammirare la mostra di Caterina Marinelli a Segonzano, allestita all’Auditorium delle scuole. Caterina Marinelli, conosciuta come la “Ketti“, è un...



SEGONZANO. C’è ancora tempo oggi per poter ammirare la mostra di Caterina Marinelli a Segonzano, allestita all’Auditorium delle scuole. Caterina Marinelli, conosciuta come la “Ketti“, è un personaggio un po’ eccentrico, che si divide tra molteplici passioni, dall’impegno come soccorritrice nella Stella Bianca all’amore per la musica classica e l’organo, ma soprattutto alla sviscerata e fatale attrazione per i cani. E la sua mostra, non a caso, espone una serie di sculture, tra le centinaia che Caterina ha realizzato con il sogetto dei cani: sono questi animali, i suoi, ma anche quelli osservati per strada e in vacanza, a costituire la chiave per cogliere il rapporto tra noi e l’altro, tra l’uomo e la natura. La mostra, patrocinata dal Comune, è stata fortemente voluta da Daniela Rosi, talent scout di artisti ed è stata l’occasione per presentare il primo catalogo dedicato interamente all’artista: finora infatti le sue opere sono comparse solo in cataloghi collettivi e contiene interventi di Daniela Rosi, Alessandro Fontanari, Monica Demattè e Maurizio Giuffredi, scomparso a luglio, che ha dedicato a Caterina il suo ultimo articolo prima di morire. Le fotografie sono di Sandro Giacomozzi. Mentre Daniela Rosi, nel suo intervento racconta la dimensione umana di Caterina, una storia la sua, contrassegnata dalla sofferenza di essere orfana, ma che ha avuto la fortuna di poter riavere il calore di una famiglia grazie ai genitori adottivi, Monica Demattè e Alessandro Fontanari affrontano di più le caratteristiche artistiche di Marinelli. Scrive Fontanari: «(tra i cani e l’artista) c’è un processo di ibridazione e metamorfosi, che si trova in molti dipinti e mostra esplicitamente la polarità tra il ruolo protettivo e benefico e quello aggressivo e distruttivo presente nelle figurazioni canine». Caterina però è un “outsider artist”, non inquadrabile in nessuna corrente. L’arte è mezzo per esprimere forti emozioni e stati mentali, che lei trasferisce d’istinto plasmando la terracotta o disegnando sui bloc notes. Le sue qualità e doti finora sono state riconosciute più altrove che nel paese dove risiede da anni: tra il 1982 e il 2010 sono state allestite mostre delle sue opere in Liguria, sua terra d’origine e in Toscana. Inoltre si è fatta conoscere in Cina, grazie all’amicizia con un artista locale. La mostra è aperta dalle ore 10 - 12 e 14 - 20. (i.p.)













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