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Cani (o gatti) eredi? Ecco il testamento a favore di «fido»

In pochi sanno che è possibile disporre delle ultime volontà a favore dell’animale: la Lav spiega come fare



TRENTO. Se è possibile seppellirli in luoghi riservati e accessibili alla pari di un cimitero umano, dev'essere altrettanto possibile fare in modo che l'animale d'affezione qualsiasi esso sia, possa essere il beneficiario di un lascito testamentario anche con obblighi. Ieri mattina il vice presidente nazionale della Lav Roberto Bennati insieme a due notai - Francesca Capaldo e Francesco Ambrosini - ha tenuto un incontro pubblico in una sala dell'Hotel Accademia, organizzato dalla sezione trentina della Lav. E' stato un momento informativo molto partecipato perché si tratta di una procedura sempre più diffusa anche in Italia, tanto da passare da una scelta di nicchia, ad una disposizione sempre più frequente.

Tecnicamente il beneficiario del lascito è un'associazione animalista legalmente riconosciuta che dovrà rispettare i desideri del defunto che normalmente sono nell'immediato il mantenimento dell'animale interessato ed alla sua scomparsa - o anche in contemporanea- la realizzazione di quanto disposto nel testamento. "Per fare degli esempi - spiega Roberto Bennati - con il lascito della signora Marisa di Bologna abbiamo potuto aprire in Toscana un centro di 23 ettari adibito al recupero degli animali esotici dismessi dai circhi ed a Modena un rifugio per sedici macachi salvati dalla vivisezione in un laboratorio modenese".

Ovviamente le eredità possono essere anche di minore valore o limitate all'obbligo di accudire l'animale fino a che è in vita. "La procedura da seguire è la stessa di un normale testamento, con l'accortezza di avvertire l'associazione beneficiaria delle decisioni testamentarie. A favore degli animali ci possono essere testamenti o donazioni: "Puoi amarli una vita o amarli per sempre" - è lo slogan che caratterizza questa campagna di sensibilizzazione lanciata dalla Lav che attraverso la pubblicizzazione delle proprie iniziative a favore degli animali cerca di intercettare le ultime volontà: "Dobbiamo farlo perché è una possibilità conosciuta da pochi e quindi c'è bisogno di fare informazione. Non solo a nostro favore - sottolinea Bennati - ma di tutte le associazioni legalmente riconosciute. La prima a beneficiare di un testamento è stata alcuni anni fa l'Enpa, ma poi ci sono altri casi anche in Trentino che fanno di questa scelta, sempre più frequente."

Presso la Lav è operativo un ufficio legale di consulenza ed anche una bozza testamentaria sulla quale adattare le proprie volontà. Nello specifico la Lav può essere nominata erede assoluto o semplicemente beneficiario di un legato ed il modo più sicuro per identificare l'associazione è quello di indicarne il codice fiscale. Alla pari degli esseri umani, gli animali attraverso le associazioni possono ricevere qualsiasi tipo di bene in toto o in percentuale. La necessità di passare attraverso una associazione è data dal fatto che in Italia gli animali non sono soggetti di diritto e pertanto secondo il nostro ordinamento giuridico, non possono ricevere direttamente un'eredità. (d.p.)













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