Bomba contro il consorzio di Bregantini

Nuova intimidazione nella Locride: preso di mira Goel, uno dei progetti del vescovo trentino



TRENTO. Il consorzio sociale Goel nella Locride, nato anche grazie all'impegno della Cooperazione Trentina, è stato vittima ieri dell'ennesimo episodio violento di intimidazione. Davanti all'ingresso principale della sede di Caulonia è stata fatta esplodere una bomba che ha causato notevoli danni. Il locale doveva essere adibito a ristorante multietnico nel quale avrebbero trovato lavoro immigrati e rifugiati politici. Proprio in questi giorni si stava predisponendo lo stabile per un'imminente apertura.

A nome di tutti i cooperatori trentini, Diego Schelfi, presidente della Cooperazione Trentina, ha inviato al presidente di Goel, Vincenzo Linarello, il seguente messaggio di solidarietà: "Ancora una volta venite pesantemente intimiditi e colpiti per l'impegno sociale che avete saputo e sapete esprimere nella realtà difficile di Calabria. Risulta effettivamente difficile concepire il fatto che si debba costantemente vivere, lavorare, agire sotto la minaccia di organizzazioni mafiose che continuano quasi indisturbate a intrecciare economia ed economia criminale. Che continuano a considerare il territorio come "loro". Per questo la vostra azione è valorosa.

In questo paese pieno di problemi economici e sociali simili a quelli del resto d'Europa registriamo la "originalità" della presenza di mafia, 'ndrangheta e camorra sempre maggiore e sempre più dilagante verso Nord. Per questo il vostro lavoro è indispensabile. Solo attraverso l'educazione è ipotizzabile un contenimento o l'inizio della contrazione della criminalizzazione di interi territori. Vi manifestiamo la vicinanza della cooperazione trentina e vi diciamo che, nella misura delle nostre possibilità concrete, non smetteremo di agire al vostro fianco".

Il consorzio. Il Consorzio sociale Goel nasce nel 2003 come frutto di un percorso decennale di impegno della Pastorale Sociale e del Lavoro della diocesi di Locri-Gerace, promosso da monsignor Giancarlo Bregantini, vescovo originario della Val di Non, contro la disoccupazione e per il cambiamento, con l'intenzione di creare un sistema fondato sulla giustizia sociale ed economica che si contrapponga alle regole non scritte che la 'ndrangheta impone a livello sociale ed economico.

Le cooperative associate al Consorzio sono impegnate in diverse attività: servizi socio-sanitari, accompagnamento alla creazione di impresa, assistenza informatica, consulenza alle imprese, accoglienza prevenzione e recupero minori a rischio, formazione sociale e animazione del territorio, servizi turistici e alberghieri, smaltimento rifiuti, commercio equo e solidale, ricami artigianali, produzione tessuti al telaio, arte.













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