Bambino cade in una grata e vola per 10 metri: salvo

Incidente ieri sera a Pergine nel cantiere dell’ex manicomio. Il ragazzino stava giocando insieme a un gruppo di amici



TRENTO. Si può considerare molto fortunato, un ragazzino di 13 anni di cittadinanza marocchina. Ieri, mancavano pochi minuti alle otto di sera, stava giocando all’interno del cantiere dell’ex manicomio di Pergine quando è caduto in un tombino precipitando per una decina. Per fortuna, però, non ha riportato gravi cnseguenze. Per lui una lieve frattura del bacino guaribile in 30 giorni. E’ stato ricoverato in chirurgia pediatrica. Un mezzo miracolo. Il ragazzino era in compagnia di un gruppo di amici. Stava camminando sulla grata che ricopriva un’apertura, una specie di pozzo che portava nel seminterrato del cantiere. A un tratto, però, la grata si è mossa, quando il ragazzino è precipitato. Gli amici lo hanno visto cadere e hanno sentito le urla. In un attimo hanno avvisato i carabinieri e i vigili del fuoco. Sul posto è arrivata una squadra dei vigili volontari di Pergine, ma, visto che il ragazzino era caduto in un pozzo abbastanza profondo è stata allertata anche la squadra Saf del corpo permanente dei vigili del fuoco. Si tratta di specialisti dell’intervento con caratteristiche alpinistiche. Gli specialisti si sono calati con una scala nell’apertura che aveva ingoiato il ragazzino e lo hanno riportato in superficie. In tutto ci hanno messo meno di mezzora. Sul posto è stato fatto arrivare anche l’elicottero del 118 che ha subito trasportato il ragazzino all’ospedale Santa Chiara di Trento.

Il tredicenne fin dal primo momento non sembrava in gravi condizioni. Era in stato comprensibile di choc. Ma , a un primo esame dei medici del Pronto soccorso, non sembrava presentare altre conseguenze della caduta. Era cosciente e parlava. Aveva una serie di escoriazioni, ma non sembrava presentare particolari fratture. I medici del Pronto soccorso, comunque, lo hanno sottoposto a una serie di radiografie, soprattutto agli arti inferiori per escludere conseguenze peggiori di quelle che apparivano a prima vista. Al pronto soccorso è arrivata trafelata anche la madre del ragazzino. Con sé aveva una busta con il pigiama e gli altri effetti personali del figlio. Era comprensibilmente preoccupata. Per fortuna, però, il ragazzino ha vissuto solo una brutta avventura senza conseguenze gravi. I carabinieri adesso provvederanno a ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.













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