Artigiani, no al progetto scuole

Silvio Casagrande (Publistampa): «Le Andreatta vanno rifatte, ma non al posto dei nostri capannoni»


di Fernando Valcanover


PERGINE. La proposta di realizzare un polo scolastico nell’area delle medie Andreatta di via Caduti e via Dolomiti, allargata all’area artigianale adiacente occupata oggi dalla Publistampa Arti Grafiche e dal Panificio Brugnara preoccupa, pur essendo un’ipotesi, l’azienda di Silvio Casagrande.

Il compendio industriale di via Dolomiti, che nel 1996, il Comune di Pergine ha recuperato e ristrutturato dando i lotti in locazione ad alcune aziende artigianali bisognose di espansione, si è rivelato un esempio di gestione accorta e responsabile delle strutture edilizie del territorio. Qui si erano insediate nel 1997 alcune aziende artigiane perginesi, ed oggi, oltre alla Publistampa, c’è anche il Panificio Brugnara di Bruno Ferretti, 30 dipendenti la prima, 22 il panificio.

La proposta è nata nell’ambito del tavolo di lavoro istituto per esaminare la situazione dell’edilizia scolastica in chiave urbanistica, illustrata qualche giorno fa dal dirigente scolastico Lidio Miato, che ha provocato una presa di posizione da parte del titolare della tipografia. «Non siamo naturalmente contrari alla realizzazione di un moderno polo scolastico – chiarisce subito Silvio Casagrande - ma visto che da 15 anni abbiamo investito e lavoriamo in quest’area artigianale, dando lavoro assieme a panificio a oltre 50 persone, ci piacerebbe venir consultati e magari coinvolti, anche per sapere quale futuro avranno le due aziende del complesso di via Dolomiti». L’azienda, fortemente impegnata nell’editoria, ha modernizzato nell’ultimo decennio i macchinari ed è in grado di fornire una vasta serie di prodotti. Pensare, magari tra qualche anno, di dover ricominciare quasi tutto daccapo in un’altra area, sia Fosnoccheri o area ex Cederna, è una fonte di preoccupazione, in mancanza di garanzie o quanto meno di incentivi per fare questo non semplice passo.

La Publistampa, acquisendo alcuni anni fa anche la parte del complesso occupata dalla ditta Pintarelli, opera oggi su circa 3000 mq di superficie. Recentemente ha investito circa 300.000 euro nel potenziamento tecnologico ed è legata fortemente ad una politica fondata sulle risorse umane, sullo studio e la formazione, sulla salvaguardia ambientale. Il titolare spiega anche «di aver cercato di fare economie importanti, visto il forte consumo di energia elettrica, presentando al Comune il progetto per installare un impianto fotovoltaico, che avrebbe abbattuto del tutto i costi energetici, non accolto per motivi di portata del tetto. Tra i progetti in corso, la Publistampa, che ricordiamo alle soglie dei 30 anni di attività (è nata nel 1983 in via Cesare Battisti) ha in animo di realizzare in sede, un “museo della stampa”, avendo recuperato nel corso degli anni macchinari che raccontano la storia di questa straordinaria arte.

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