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Arco, furti nelle auto: tre denunciati grazie al "sindaco investigatore"

I carabinieri sono risaliti ai presunti autori dopo avere raccolto la testimonianza di Alessandro Betta, che aveva visto un'auto sospetta dopo essere stato alleggerito del portamonete



ARCO. Il sindaco di Arco Alessandro Betta da vittima di furto a investigatore. I carabinieri della stazione di Arco hanno denunciato 3 nomadi lombardi per furti compiuti all'interno di tre veicoli, uno dei quali del sindaco, messi in atto giovedì 21 giugno lungo la Gardesana Orientale.

La modalità di effrazione dei veicoli era sempre la stessa: rottura del vetro o effrazione del cilindro della serratura (dipendeva dalla presenza in loco di testimoni). Da un camper di cittadini tedesch parcheggiato a Navene era stato asportato uno zaino con denaro, documenti; dall’autovettura di una cittadina austriaca, a Corno di Bo’, due zaini con denaro ed effetti personali; dall’autovettura del sindaco di Arco Alessandro Betta, in località Tempesta, un portamonete contenente 20 euro e una borsa sportiva che non conteneva nulla di valore.

Il sindaco e la cittadina austriaca avevano subito sporto denuncia. Le immediate indagini, grazie alla collaborazione di Betta che nel parcheggiare la sua autovettura aveva notato il conducente di una Toyota Yaris grigia che con fare sospetto effettuava alcune manovre nel parcheggio di Tempesta, hanno permesso ai militari di focalizzare l’attività investigativa nella giusta direzione: acquisite le targhe dei veicoli in transito sulla Gardesana mediante il controllo stradale del comune di Malcesine, hanno accertato che la vettura era in uso a nomadi pluripregiudicati per reati contro il patrimonio e nello specifico settore di furti su veicoli.

La collaborazione con i Carabinieri di Malcesine e Verbania hanno permesso di identificare gli occupanti del mezzo che proprio il giorno precedente e successivo al furto erano stati controllati a Riva del Garda e Malcesine. L’ulteriore elemento che ha dato la svolta alle indagini è stata la possibilità di utilizzare i dati di un localizzatore satellitare Gps, rinvenuto sulla Toyota Yaris e utilizzato dai malviventi per raggiungere le località dove colpire, che ha registrato i passaggi e le soste dell’autovettura proprio nei luoghi dei furti: il 23 giugno infatti due dei tre erano arrestati in flagranza per furto su autovettura dai carabinieri di Sarnico, nel Bergamasco (presumibilmente il terzo con la funzione di “palo” si è dileguato, poiché sono stati sempre controllati insieme).

L’analisi dei dati a cura dei militari dell'Arma della stazione di Arco  ha permesso di fare piena luce sulle responsabilità degli individui. Sono stati quindi denunciati per furto continuato aggravato in concorso C.I. 36enne di Pavia, R.G. 39enne di Reggio Emilia e D.D. 31enne di Pavia.

 













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