Anche Saviano e Schelfi candidati alla tonca

Il tribunale di penitenza di Supermario punta il dito pure contro Pacher, Beltrami e l’inno «mundial» di Bregovic



TRENTO. Nove i candidati per la rinfrescante (e vista l’afa di questi giorni, forse piacevole) tonca nell’Adige di questa sera (alle 20.45 al ponte di SanLorenzo). E questa volta il tribunale di penitenza ha superato non solo i confini provinciali ma anche quelli nazionali. Sul banco degli imputati è finito di tutto: dalla politica alle Albere passando per i fiumi di coca di Saviano, l’inno per i mondiali della val di Fiemme e la mal digerita Tares. Non è stato esentato neppur il padre delle Vigiliane, quel Guido Malossini che forse lascerà, ma non tutti ne sono convinti. È stato un incalzante scambio di battute quello andato in scena ieri sera in piazza Fiera dove Mario Cagol ha divertito tutti. E ha scelto (scherzando con il gioco dei pacchi e con il tormentone «scavicchi ma non apra») i candidati alla tonca.

Eccoli dunque in rigoroso ordine di apparizione. Il numero uno è lui, patron Guido Malossini «toncato per il fatto che dopo trent'anni delle Vigiliane non l'è mai sta bon de contentarli tutti. Gh'era chi chiedeva che venissero fatti i fuochi in silenzio, perché se spaventa gli animai, elo sta bon ? No! Ghe sta chiesto de organizzar le feste sol nei di che no piove. Elo sta bon ? No! Ghe sta chiesto de far le Vigiliane en zità senza che quei che abita en zità i se nascorza. Elo sta bon? No! No amici cari se n'è fregato». Si passa quindi a Diego Schelfi («si tratta di un'incredibile novità, qui si parla di futuro, di rinnovamento di nuove competenti figure») candidatura verso la quale è stata un’opposizione di tipo fisico: «essento anca lu un uomo “unto dal Signore” empienìn l'Ades de oci de ont barea!». Al tribunale della penitenza arriva anche la cronaca giudiziaria con il caso del centro Santa Chiara e la proposta di tonca per Marisa Detassis e la frecciatina sul buco contestato dalla procura «”tenere in piedi una situazione disastrata gestendola con disinvoltura” sarìa come dir che se i me da en consegna na macchina rotta, fago finta de giustarla e con quei soldi vago en giro col taxi a far shopping». Ci sono anche due politici fra i papabili. C’è la proposta di Pacher con pronta opposizione («Un uomo coerente senza difetti!....... eco magari se'l nessa en paze col barbér, saria n'altra storia..») e replica (Ma dai!! otto mesi de Pacher sì, Pacher no.....e su e zo dall'alber... el tonco no'l tonco e su e zo con la gabbia en l'Ades, e prima no vegno, e dopo dipende, e dopo ma chielo che vegn? Se vegno vegno co la me macchina..e dopo vegno ma no zugo, e ala fin nient da far»). In alternativa c’è l’assessore Berltrami «che oltre a aver dat sovvenzioni a Stati che i pol squerzerne de soldi, in questo momento la s'ha proclamada assessore alla solidarietà celestiale - e, viene spiegato - mi riferisco alla lettera che ella spedì a un gruppo di amici (sacerdoti, vescovi, suore e missionari) chiedendo una preghiera per la sua eventuale ricandidatura alle prossime elezioni provinciali».

C’è anche l’architettura nella tonca 2013 e tocca a Renzo Piano e alle sue Albere. E per chiarire meglio il perché, ecco l’apertura del pacco numero cinque, quello dell’ «architetto Renzo Piano che l'ha deciso de donàr alla città de Trento en meraviglioso pugn en de n'ocio! Me riferiso al centro residenziale “le albere”». Lui è il primo non trentino «selezionato» e subito arriva anche il secondo. Il tribunale di penitenza tira il ballo Roberto Saviano che «el ven chi .....el deve sbaràr sentenze...e prima sui pomi...bon, l'aven messa via...dopo quest'an 5 minuti de applausi en pè...che i ghe sta per carità anca per sgranchirse n'attimo le gambe e sugàr le culatte....e come ringraziamento el ven for co le so sbarade sulla A22! C'è una vena che porta la coca in Italia ed è dalla poco presidiata A22...ma digo mi se la ven da fora dall'Italia su strada..da en do vot che la passa dento....dal Bus de Vela? No, perchè alora se volen dirla tutta..anca zo per l'Ades poderìa navigàr el traffico dela droga...trote sgionfe che par baloni da baseball...ma no piene de ovi, ma de ovuli de droga! Zo i palombari dela polizia a strizzar pesatèi per presidiàr a dovere el fiume del narcotraffico!» La chiusura è per l’unico straniero: il cantautore Goran Bregovic («se podeva applicarse n'attimo de pu...ma per quei soldi») e l’inno dei mondiali fiemmesi. In mezzo c’è anche la citazione per la Tares (rappresentata dall’assessore Marchesi e dal Dolomiti Energia) che si è meritata anche il nuovo successo musicale di Nonna Nunzia.

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