Alla grande sfida tra i “geni” dei robot vince il Rosmini

Successo della fase interregionale della First Lego League In marzo Rovereto ospiterà anche la finale nazionale



ROVERETO. Buona la prima. Non solo perché la fase interregionale della First Lego League è stata vinta da una squadra roveretana, ma anche perché la manifestazione organizzata dal Museo civico ha richiamato al palazzetto un discreto numero di persone. Sono state 18 le squadre di adolescenti (dai 10 ai 16 anni) che hanno partecipato alla contesa per un totale di quasi 100 ragazzini e su gli spalti gli spettatori erano quasi il doppio. Tra i partecipanti sei squadre roveretane tra cui la squdra 1 del liceo Rosmini che si è aggiudicata la manifestazione, ma anche alcune provenienti da Padova, Vicenza, Treviso e Bolzano. Premio speciale National Instrument alla squadra Marconi A, premio speciale Salewa a Run Again di Bolzano «Debbo dire - afferma Stefano Monfalcon, uno degli organizzatori - che i ragazzi ci hanno davvero sorpreso per il livello tecnico, sia per la qualità dei progetti e l’entusiasmo dimostrato».

I ragazzi dovevano costruire e programmare un robot in modo che fosse in grado di completare un percorso e compiere alcune azioni. Quindi erano giudicati anche per l'esposizione del loro robot, per il comportamento tenuto durante la giornata, per l'entusiasmo e per una ricerca particolare riguardo un problema sociale: «Il tema - ha spiegato il direttore del Museo civico Franco Finotti - era escogitare una soluzione per migliorare la vita degli anziani. Il migliore avrà una vetrina internazionale e questo è molto importante per i ragazzi in quanto possono capire, attraverso questa manifestazione, che se hanno un'idea e ci credono possono arrivare lontano. Questa competizione si svolge dal 1997, ma i giovani italiani partecipano solo da quest'anno: la finale nazionale si svolgerà in città a marzo. Non è un caso che tra le migliori compagini ci siano quelle roveretane, sono 12 anni che collaboriamo con le scuole parlando di robotica e i risultati si vedono». (pa.t.)

 

 

 

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