Accoltellato al parco ferito ragazzo di 23 anni

L’aggressione domenica sera in Cristo Re. Vittima un marocchino che da anni vive a Trento. Ora la polizia sta cercando di individuare chi ha sferrato il colpo



TRENTO. Colpito alla schiena con una coltellata che gli ha trafitto il polmone. È successo domenica sera, pochi minuti dopo le 22.30 nel parco Braille di Cristo Re. E ora un marocchino (naturalizzato italiano) di 23 anni è ricoverato al Santa Chiara. Le sue condizioni sono gravi ma non è, per fortuna, in pericolo di vita. A quanto pare erano in quattro (forse tunisini) ad affrontare il ragazzo ma solo uno ha estratto l’arma e colpito. Sull’episodio sta indagando la squadra mobile della polizia chiamata a dare un nome e un volto a chi ha agito. E anche a capire le ragioni del gesto violento.

Pochi gli elementi che sono in questo momento nelle mani degli investigatori che stanno cercando, anche con l’aiuto di chi ha assistito a quanto successo o delle telecamere che si trovano nella zona, di ricostruire esattamente i fatti. Pare che fra le cinque persone ci sia stato un incontro casuale. Il ragazzo ferito da una parte e i quattro dall’altra. Forse in passato c’erano stati fra loro degli attriti, dei problemi che si sono trasformati improvvisamente in violenza domenica sera. Ci sarebbe stato una lite dura fra i cinque e poi uno avrebbe estratto un coltello e colpito alla schiena il 23enne. Un colpo solo che ha perforato il polmone del giovane.

Subito dopo l’aggressione i quattro sono scappati lasciando il ferito da solo, nel parco. Sarebbe riuscito a raggiungere la sua abitazione e da lì avrebbe quindi dato l’allarme al 118, chiedendo aiuto.

Il giovane è stato portato al pronto soccorso del Santa Chiara dall’ambulanza e mentre i sanitari si prendevano cura di lui, la polizia iniziava a fare le prime verifiche. Ieri il ferito è stato anche ascoltato dagli investigatori che ora stanno cercando di identificare l’aggressore. E forse potranno in questo senso essere utili le telecamere che si trovano nella zona. Al momento non è possibile neppure capire le ragioni della coltellata. Il ferito in passato ha avuto a che fare con lo spaccio di droga ma da tempo aveva cambiato decisamente strada e da diversi mesi lavorava regolarmente e con profitto all’interno di una cooperativa sociale. Potrebbe quindi trattarsi di uno «scampolo» del suo passato che è tornato a farsi «sentire». Ma c’è anche una seconda ipotesi, quella del movente personale forse legato ad una donna o comunque ad uno sgarbo. Tutte ipotesi per ora che potranno essere verificate nel momento in cui si riuscirà ad identificare chi ha colpito.

Un’aggressione per la quale rischia l’accusa di lesioni gravissime. Il ferito, intanto, è seguito dai sanitari del Santa Chiara.

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