Acciaieria Valsugana, gli operaia Dellai: "Abbiamo diritto di lavorare"

Consegnate 1.500 firme dei lavoratori che si sentono discriminati dopo le inchieste sul presunto inquinamento creato dalla fabbrica



TRENTO. Una delegazione di lavoratori delle Acciaierie Valsugana, e delle relative Rsu, ha consegnato al presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, 1.508 firme, raccolte nelle ultime due settimane, per rivendicare ''il diritto di lavorare, di credere nel futuro, nel rispetto, nella considerazione, nella stima, nella dignità in un contesto generale di crescita personale, umana, economica e sociale del Paese''.

L'Acciaieria Valsugana di Borgo, come noto, è oggetto di due inchieste da parte della Procura di Trento, una sul presunto superamento dei limiti d'inquinanti, l'altra per presunto danno all'ambiente.

I dipendenti intervenuti hanno sottolineato il diritto al lavoro e al posto di lavoro, ''che già ci appartiene e l'Acciaieria Valsugana spa - hanno evidenziato - non è solo importante volano economico locale, ma puntuale e indispensabile sostegno a tantissime famiglie che gravitano nel suo indotto''.

L'intento, come hanno spiegato le organizzazioni sindacali, ''non è quello di sostenere tesi preconfezionate in merito alla presunta nocività delle attività della acciaieria di Borgo. Queste firme - hanno detto - sono una risposta a tutti quelli che tentano di emarginarci con ogni mezzo e classificarci con menzogna (anche se falsamente lo negano) per perseguire prestigio politico o vana gloria''.

A Dellai la delegazione ha anche chiesto di essere presente all'interno del tavolo in cui si dibatterà del futuro della valle, richiesta che il presidente della Provincia ha accolto, posto che in questo tavolo dovrebbero trovare posto, oltre ai rappresentanti degli enti locali, anche quelli delle categorie economiche e sociali.

''Il diritto alla salute e il diritto al lavoro non possono essere in contrasto, almeno non in Trentino - ha aggiunto - ed è per questo che l'unica strada è secondo noi quella di attenerci ai fatti. Gli elementi tecnici oggi a nostra disposizione - ha detto ancora Dellai - ci dicono che adesso, in particolare dopo gli investimenti realizzati dalla fabbrica per i sistemi di abbattimento delle emissioni di sostanze inquinanti, vi è un assoluto rispetto delle normative e che i valori che si registrano sono abbondantemente al di sotto dei limiti fissati anche a livello europeo. Noi comunque continueremo a tenere attentamente monitorata la situazione''.

''Per il futuro - ha spiegato Dellai - abbiamo istituito due tavoli: uno con i sindaci e le associazioni locali, le quali però dopo un po' ne sono uscite, per condividere i dati di cui via via andremo disponendo anche in futuro, a mano a mano che proseguono le nuove campagne di indagine. L'altro è un tavolo di prospettiva, all'interno del quale ragionare sullo sviluppo futuro della valle e sull'importanza che potrà avere o non avere l'industria al suo interno. Attorno a questo tavolo, posto che sono giunte analoghe richieste dalle associazioni economiche, ritengo possano sedere anche i sindacati''.













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