il caso

Scomparsa Sara Pedri, la Commissione dell'Azienda sanitaria ascolta 33 colleghi

L’assessora Segnana: da un’indagine del 2020 nel reparto dove lavorava la donna il rischio di stress da lavoro era risultato “medio”



TRENTO.  "Ritengo prioritario attendere i risultati della commissione d'inchiesta istituita ad hoc dall'Azienda sanitaria che dovrebbe concludere a breve i propri lavori prima di istituire ulteriori commissioni", ma "mi riservo comunque ulteriori passi formali a conclusione dei lavori della medesima". Così l'assessora alla Salute della Provincia di Trento, Stefania Segnana, ha risposto ad una interrogazione a risposta immediata presentata in Consiglio provinciale a Trento da Sara Ferrari (Pd), che aveva chiesto l'istituzione di una commissione indipendente dall'Azienda sanitaria per valutare le circostanze che hanno portato alle dimissioni di Sara Pedri, la ginecologa di 31 anni scomparsa dallo scorso 4 marzo a Cles, in valle di Non. La commissione interna è ora nel pieno dell'attività e sono in coso decine di audizioni a cui sarà garantita la massima riservatezza, ha assicurato Segnana.

In prima battuta è stato convocato "il personale ritenuto più direttamente coinvolto nei fatti oggetto dell'indagine ed in grado di fornire i maggiori elementi conoscitivi". Si tratta di 33 dipendenti tra medici, coordinatori del personale infermieristico e ostetrico e segretarie di reparto su un numero complessivo di 161 persone dell' Unità di ostetricia e ginecologia.

La commissione ha inoltre preso contatti con la famiglia della dottoressa Sara Pedri "per acquisire eventuale documentazione che fosse in loro possesso o, in caso di disponibilità, sentirne le testimonianze dirette".

L'assessora Segnana ha anche elencato i risultati di un'analisi del 2020 sulla valutazione del rischio stress lavoro correlato condotta dal Servizio prevenzione e protezione adottando il metodo Inail. In particolare all'interno dell'Area ospedaliera materno infantile del Santa Chiara sono stati analizzati 4 gruppi omogenei di lavoratori (medici, infermieri, oss, ostetriche). L'esito complessivo per tutti i 4 gruppi si attesta su un valore di rischio medio.

Per quanto riguarda gli eventi sentinella, gli indicatori che necessitano di maggiore attenzione sono rappresentati dalla rotazione del personale (che va letto nel senso che dal 2017 al 2019 la rotazione del personale è aumentata) e delle assenze dal lavoro, mentre non sono risultati critici gli eventi sentinella rappresentati dalle ferie non godute e dalle segnalazioni di lamentele. 













Scuola & Ricerca

In primo piano