ROVERETO

Lo straziante ricordo di Maia per la comunità ortodossa

La donna era morta soffocata dal cibo. Stessa triste sorte per il bimbo che portava in grembo



ROVERETO. È stata una cerimonia di particolare intensità quella organizzata dalla comunità moldava alla chiesa ortodossa ospitata a Borgo Sacco alla chiesa dei santi Michele e Gabriele Arcangeli. Dopo tre ore di funzione religiosa ordinaria, verso mezzogiorno è iniziato il ricordo di Maia Croitoru e del bambino che portava in grembo. Maia, 28 anni, sposata con Victor Chirica e già madre del piccolo Luca, viveva con la famiglia a Roncafort, animata dal sogno di riuscire un giorno ad acquistare l’appartamento nel quale vivevano. Una tragica fatalità ha interrotto la sua vicenda terrena: un boccone del piatto tipico moldavo Chiftele, chiamato anche Cighiri che è una sorta di polpetta preparata col fegato di maiale avvolta in una rete molto pastosa, le è andato di traverso e nonostante i soccorsi la donna, pure operata all’arrivo in ospedale, non è riuscita a sopravvivere. La morte cerebrale è stata dichiarata sabato e i parenti che hanno deciso di donare gli organi. Ora le due salme saranno trasportate in Moldavia nella regione di Leova per la sepoltura. La Comunità Moldava trentina attraverso l’associazione “Arcobaleno” si è attivata in supporto di Victor e Luca. La prima necessità è quella di un aiuto economico per le elevate spese per il trasferimento delle salme. Per contribuire si può depositare una somma a Trento alla pizzeria “Vecchia Trento” di Corso 3 Novembre, a Rovereto al negozio etnico “Panificio delle Tentazioni” in Via Campagnole 2E, o con un versamento sul conto corrente intestato al marito, codice Iban IT 54 U 08304 01800 000004332435. Per un contatto diretto, telefonare al 329-3989180.

 













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