TRENTO. Se ne sono andati a 24 ore di distanza la mamma e il suo bambino, vittime di un destino cinico, crudele, senza pietà. Maia Croitoru, 28 anni, moldava residente da tempo a Trento insieme al marito Victor e al primogenito di 2 anni non ce l’ha fatta. Era rimasta soffocata da un boccone di cibo durante la cena nella sera di sabato 2 maggio, come raccontato dal Trentino sul giornale di lunedì.

Era incinta, Maia, alle ventottesima settimana e il bambino che portava in grembo è stato fatto nascere d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento, dove la donna era arrivata già in gravissime condizioni a causa del prolungato stato di soffocamento.

Come abbiamo purtroppo dovuto ricordare nei giorni scorsi più volte, la tragedia che ha colpito Maia e la sua famiglia si è consumata lo scorso fine settimana durante una normalissima cena. Con lei, a quell’ora, c’era la sorella che ha cercato immediatamente di soccorrere la donna ed ha avuto la prontezza di chiamare subito i soccorsi. A casa della sfortunata donna sono arrivati i soccorsi (come spieghiamo meglio nel pezzo in basso) che hanno trasportato la giovane madre al Santa Chiara.

Dopo il ricovero in ospedale i medici hanno immediatamente deciso di far partorire la donna e così - con il taglio cesareo - è venuto alla luce un piccolo di 28 settimane che è stato chiamato Christian. Per lui solo pochi giorni di vita, attaccato alle macchine della rianimazione neonatale. Aveva gravissimi danni cerebrali dovuto alla prolungata assenza di ossigeno al cervello patita a causa del soffocamento della madre. Christian è stato dichiarato morto giovedì e ieri è toccato a sua madre, deceduta nella tarda mattinata attorniata dal marito e i famigliari che dopo un’attenta riflessione hanno deciso di donare gli organi. Il funerale di Maia verrà celebrato nella chiesa ortodossa di Rovereto e poi il feretro rientrerà in Moldavia.