Una notte di frane e allagamenti 

Il maltempo nell’Alto Garda. Gran lavoro per le squadre dei vigili del fuoco fra sabato e domenica. Chiusa per precauzione la strada della Maza, riaperta ieri alle 16. A Navene il fango ha invaso la carreggiata. Ambulatori allagati nella residenza Covid a Dro. Strada per malga Grassi bloccata



Alto garda. Anche l’Alto Garda, nella notte fra sabato e domenica, è stato flagellato da una forte ondata di maltempo, che ha impegnato per ore numerose squadre dei vigili del fuoco del distretto e le forze dell’ordine. Il fiume Sarca è stato monitorato tutta la notte: il picco massimo della portata è stato 81 metri cubi al secondo, dimezzata nel pomeriggio di ieri, senza creare danni, tranne qualche allagamento nelle campagne.

Sabato sera, poco dopo le 20 i vigili del fuoco di Arco sono dovuti intervenire per un allagamento di garage e cantine nei pressi delle abitazioni in viale Rovereto, a Caneve, dove con le idrovore hanno lavorato per ripulire i vari scantinati. Neanche il tempo di rientrare: altra chiamata per uno smottamento di acqua e fango sulla direttrice 240 della Maza tra Arco e Nago, nei pressi del cantiere, che ha costretto a chiudere la strada. Ieri, verso le 16, la strada è stata riaperta a traffico. Sul posto oltre i pompieri anche personale gestione strade della Provincia e nella mattinata di ieri è arrivato geologo della Provincia per un sopralluogo nei pressi dello smottamento per verificare l' agibilità della strada e la messa in sicurezza.

Anche per i colleghi rivani non sono mancati gli interventi come per un allagamento e una presunta fuga di gas a Torbole in via di Coize, dove dalle campagne e fuoriuscita circa 30 cm di acqua che ha invaso la strada, sulla quale sono collocate colonnine di gas. Sul posto oltre ai tecnici di Ags anche l'assessore alla sicurezza di Nago Torbole Fabio Malagoli per controllare la situazione e garantire il ripristino. Le forti piogge hanno provocato l'esondazione del bordellino Galanzana in località Fangolino a Riva.

L’intervento più importante riguarda gli smottamenti sulla Gardesana Orientale, sulla SS 249 che da Torbole scende a Malcesine. Il primo nei pressi di Tempesta per uno smottamento di terra e fango: dopo l’allarme lanciato da alcuni automobilisti sono intervenuti i vigili del fuoco di Riva e gli uomini del servizio strade che hanno disposto la chiusura della strada. «Vari detriti si sono staccati dalla roccia che costeggia la strada, e hanno riepimto le reti di sostegno, costringendo i tecnici provinciali a chiudere precauzionalmente quel tratto di Gardesana – racconta il sindaco di Nago-Torbole, Gianni Morandi – nella mattinata di domenica la strada è stata riaperta a senso unico alternato, e così rimarrà per qualche giorno, per mettere alla Provincia di effettuare i lavori di pulizia e di disgaggio delle reti». Nella stessa notte diverse zone del Comune di Nago-Torbole sono state interessate da piccoli smottamenti e da qualche allagamento. La pioggia abbondante, in particolare, ha provocato fuoriuscite dai canali di scolo, da qualche tombino e l’allagamento di qualche cantina. «C’è molta acqua, ma i canali e le infrastrutture stanno tenendo – ha aggiunto Morandi – il territorio è costantemente monitorato, stiamo cercando di capire come reagisce e di intervenire laddove è necessario».

Ben più imponente lo smottamento a pochi chilometri dal confine, nel territorio comunale di Malcesine, a Navene, davanti all’Hotel Sole, per un importante smottamento di fango e sassi che hanno invaso la carreggiata. Sul posto una squadra dei vigili del fuoco di Riva e di Bardolino col personale della protezione civile di Malcesine, il personale di Veneto Strade, e i carabinieri di Caprino e la polizia locale Melsinea. La strada è rimasta bloccata fino a ieri pomeriggio: alle 14, dopo essere stata liberata grazie al lavoro di ruspe e camion, è stato istituito un senso unico alternato che ha permesso di riaprire la strada al traffico.

Sabato sera impegnativo anche per il corpo di Dro, intervenuto poco prima delle 22.50 per un allagamento nei pressi dell’ex residenza Molino, oggi adibita ai pazienti Covid. Dopo l’arrivo in posto di alcune squadre dei vigili del fuoco, coordinati dal comandante Luca Sartorelli, hanno trovato alcune infiltrazioni d’acqua in una stanza al secondo piano, al primo e delle stanze agli ambulatori al piano terra. I vigili, prima di entrare in azione, hanno dovuto vestirsi con tute protezione per evitare di contagiare le persone presenti in struttura. Dopo aver controllato poggioli esterni e le varie pilette dell’acqua l’intervento è terminato. Intervento durato circa 2 ore, tra l'arrivo sul posto, vestizione, e successiva decontaminazione del personale e delle attrezzature utilizzate. Nel frattempo una squadra dei volontari è stata inviata per un allagamento di garage in via Liveri.

I vigili del fuoco rivani poco dopo le 14 di ieri sono usciti per uno piccolo smottamento nella zona archeologica di San Martino chiusa la strada di accesso per alcuni sassi e terriccio. Non si segnalano disagi alle persone. Ieri pomeriggio, il sindaco Santi ha istituito il divieto di transito sulla strada comunale per malga Grassi, a partire da località San Martino, e sulla strada forestale di tipo «B» che conduce a malga Campiò. In seguito alla segnalazione del Servizio di custodia forestale dell'Alto Garda, che ha accertato la presenza di una situazione di pericolo imminente.

(hanno collaborato Franco Bussola e Sara Bassetti)













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