«Non ho ideali fascisti: c’è chi cerca il marcio» 

Il vicesindaco Caproni risponde alle accuse dopo la foto sul suo profilo Facebook Le critiche sollevate dal collega Zanoni “condivise” anche dal sindaco Mosaner



RIVA. «Diffido della gente che vuole sempre cercare il marcio negli altri». A botta segue risposta. Mario Caproni, vicesindaco di Riva, risponde a Alessio Zanoni, assessore di Riva e suo collega di giunta. Una polemica a distanza (i due evitano persino di citare l’uno il nome dell’altro) che scuote la calma serafica della politica rivana, pronta ormai al letargo estivo. Che i due assessori non si stimino (men che meno amino) è notorio ma stavolta la bega coinvolge anche altri politici, seppur indirettamente.

Tutto è nato nei giorni scorsi, quando Caproni ha pubblicato sul proprio profilo Facebook la foto del muro del Vittoriale (la casa-museo di D’Annunzio a Gardone) con la scritta “Memento audere semper”, il motto d’annunziano-fascista. Una pubblicazione in occasione della gita al Vittoriale, con la sua famiglia, nei primi giorni di vacanza. Scelta infelice e contestata soprattutto perché compiuta il 28 giugno, data in cui vengono commemorati i martiri rivani e altogardesani del 1944. Il più critico è stato Alessio Zanoni che ha risposto all’iniziativa del collega assessore con un eloquente post su Facebook ricevendo il sostegno (ovvero il “like”) anche del sindaco Mosaner, dell’assessora Bollettin e del segretario del Pd (fresco di nomina dopo le dimissioni di Hamel) Benamati.

Finite ufficialmente le ferie (e promettendo un esaustivo resoconto con tanto di spese sostenute per visitare i luoghi più belli della nostra zona) Caproni replica a muso duro: «Rimango esterrefatto dalle solite manipolazioni che vengono fatte. Tutto parte da una foto che ho postato sul mio profilo e non riesco a capire dove si voglia andare a parare. Comunque diffido di chi cerca sempre il marcio negli altri e a forza di gridare al lupo, ricordo che il gregge scappa». Caproni spiega di essere semplicemente andato a visitare il Vittoriale, «opera di Giancarlo Maroni, architetto di Riva». E prosegue: «La mia visione politica è molto lontana dagli ideali fascisti che mi si vogliono attribuire e ricordo che la mattina dello stesso giorno, anche se in ferie, sono andato in piazza ad ascoltare il suono della Renga per la commemorazione dei martiri del 28 giugno. Ricordo, inoltre, che lo stesso motto è impresso sul monumento ai marinai sul lungolago, dove ogni anno deponiamo una corona». (gl.m.)

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