Il missionario di Pietramurata morto in Sudafrica 

Addio a padre Aldo Chistè

Alto garda. L’ultima volta che era venuto in Trentino risaliva all’estate scorsa, quando a Vezzano aveva raccontato 52 anni «di evangelizzazione, di fratellanza, di vicinanza agli ultimi e a chi era...



Alto garda. L’ultima volta che era venuto in Trentino risaliva all’estate scorsa, quando a Vezzano aveva raccontato 52 anni «di evangelizzazione, di fratellanza, di vicinanza agli ultimi e a chi era in stato di bisogno». Due giorni fa, in Sudafrica, dove viveva dal lontano 1967, è morto il missionario trentino padre Aldo Chistè, comboniano, originario di Pietramurata. Aveva 90 anni ed era stato ricoverato in ospedale pochi giorni fa.

La sua figura è molto nota a Pietramurata e in valle dei Laghi, dove vivono i suoi numerosi fratelli e nipoti, anche per la testimonianza di vocazione e di passione missionaria che padre Aldo Chistè continuava a dare attraverso il rapporto con il gruppo missionario della Valle dei Laghi e che portava ad ogni ritorno in Italia. Padre Ald, nel suo incontro a Vezzzano, aveva messo in risalto «l’importanza di una chiesa missionaria (il sogno di papa Francesco) e la sua volontà di essere missionario». Ai fedeli aveva raccontato la sua giornata tipo: alla domenica celebrava le messe, durante la settimana visitava e “stava vicino” agli ammalati e agli anziani. Nella sua lunga permanenza in Sudafrica padre Chistè è stato testimone dell’apartheid e dell’impegno di Nelson Mandela per riconoscere uguaglianza e libertà a tutte le etnie. «Nel lavoro - aveva affermato il comboniano - la donna è ora preferita all’uomo, il nero al bianco. I bianchi in condizioni economiche non soddisfacenti emigrano in Australia, Nuova Zelanda, Canada». Padre Aldo sarà sepolto in Sudafrica, come aveva chiesto quale segno di donazione alla terra in cui ha testimoniato Gesù Cristo e il suo amore per i poveri e i discriminati.













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