«Variante est, vigileremo sul progetto» 

Cles, in attesa dell’appalto definitivo dell’opera (entro metà settembre) Mucchi e Girardi rassicurano la popolazione


Giacomo Eccher


CLES. Non dovrebbe tardare (si parla di metà settembre) l’affido definitivo dell’appalto della circonvallazione est di Cles e nel paese cresce l’attesa, ed anche la curiosità interessata dei censiti, per capire come effettivamente sarà la nuova viabilità destinata, nelle intenzioni, a rivoluzionare il traffico (e quindi la vivibilità) della borgata.

L’occasione per parlarne nella seduta dell’altra sera del consiglio comunale è venuta dall’interrogazione dei consiglieri del Gruppo Civico di Centro, Mario Meggio e Maria Zanotelli, con relativa risposta dell’assessore ai lavori pubblici Massimiliano Girardi.

Dell’interrogazione e della risposta il Trentino ha già scritto nei giorni scorsi, ma – come ha fatto capire il sindaco Ruggero Mucchi – sono molte le questioni su cui l’amministrazione clesiana mette attenzione nelle fasi della progettazione definitiva dell’opera a partire dal posizionamento del cantiere e dei relativi accessi, oltre naturalmente alla modalità di smaltimento (o di collocazione) dell’ingente quantitativo di materiale (nella progettazione preliminare si parlava di 280 metri cubi) che verrà prelevato dagli scavi. Non da ultimo una considerazione particolare merita la frazione di Maiano che per i tre o più anni di lavori rischia di essere isolata o quasi dal resto della borgata con i due passaggi a livello ferroviari (uno vicino a casa Juffmann e l’altro in via Guardi), da risolvere. «Per questo avremo sicuramente da dire la nostra sia nelle fase di progettazioni definitiva una volta che la Provincia avrà formalizzato l’incarico alle tre imprese aggiudicatarie, per risolvere i nodi che si presenteranno man mano sul terreno e quindi la tempistica e le soluzioni viarie alternative per le vasi di cantiere» - ha detto il primo cittadino raccogliendo alcune sollecitazioni che gli interroganti hanno raccolto tra i censiti più direttamente interessati dall’opera che avrà un tracciato – lo ricordiamo - in parte in trincea aperta ed in parte in galleria artificiale.

«È evidente che il Comune non ha voce in capitolo sulle scelte generali che spettano alla Provincia trattandosi di intervento provinciale, ma ci prenderemo tutto il tempo necessario per esaminare le soluzioni progettuali proposte e dare i suggerimenti che riterremo necessari per il benessere della nostra comunità e il nostro ambiente: il progetto prima di essere davvero definitivamente approvato dovrà infatti arrivare per forza anche nei nostri uffici per l’omologazione con il nostro Prg» - ha concluso il sindaco.

Un accenno è anche stato fatto alla zona Paludi, la zona depressa di circa 15 ettari divisa in 80 appezzamenti tra l'area artigianale Nancon e il centro sportivo comunale lungo la provinciale di Tuenno, che dovrebbe ricevere in deposito i materiali con un rimodellamento della superficie che verrebbe portata quasi a livello strada con leggera esposizione verso sud. La discussione si è chiusa con l’interrogante Mario Meggio che si è dichiarato soddisfatto delle risposte mettendo però in guardia sui rischi che sull’opera incombono con il cambio dell’amministrazione provinciale con il voto del prossimo 21 ottobre. «Anche per questo la vigilianza sarà massima» - ha ribattuto Ruggero Mucchi.













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