Rossi a Santa Giustina  ipotizza il lago a due livelli 

Il presidente della Provincia, a Sanzeno per incontrare i militanti del Patt, traccia un bilancio del quinquennio a guida autonomista e lancia idee interessanti 


di Giacomo Eccher


SANZENO. Una sorta di breve check up sugli ultimi cinque anni di governo e il lancio di nuove proposte - tra cui la realizzazione di una nuova diga a Santa Giustina -, sfide ed opportunità di sviluppo e di crescita per il Trentino. È apparso così ai militanti delle Stelle Alpine riuniti a Sanzeno il governatore Ugo Rossi in una serata di confronto con il folto pubblico intervenuto non solo dalla Val di Non ma anche dalle valli vicine.

«Cinque anni difficili, ma che, grazie all’impegno dell’amministrazione a guida autonomista, hanno riportato il Trentino ad avere indici economici tutti con segno positivo» - ha esordito il presidente elencando, con dati e statistiche ufficiali, quelli che secondo lui sonon ottimi piazzamenti raggiunti nella sanità, nella scuola, nell’apprendimento delle lingue, nell’alto livello dell’occupazione, nella forte riduzione delle tasse per le imprese, nelle politiche famigliari e per lo sviluppo delle infrastrutture. Per Rossi il rischio è che prevalga la paura del futuro più che la voglia di affrontarlo con fiducia e con la convinzione che il Trentino ha tutte le carte in mano per affrontare le sfide che si affacciano all’orizzonte, purché al governo ci siano amministratori competenti e capaci che hanno a cuore le proprie comunità. «Uomini e donne, come sono sempre stati gli autonomisti, che non devono rispondere ai partiti nazionali, ma che sono al servizio dei cittadini e che rispondono responsabilmente alle istituzioni dell'Autonomia».

La riunione è stata inoltre l’occasione per presentare la manovra di assestamento di bilancio approvata in questi giorni in Consiglio provinciale, che mette a disposizione quasi 500 milioni di nuove risorse per i prossimi tre anni. Risorse rese disponibili dalle maggiori entrate dovute alla crescita economica e che ora potranno essere utilizzate a sostegno dell’economia e delle imprese, per potenziare e migliorare le politiche di welfare, per rendere sempre più efficiente la pubblica amministrazione e garantire risorse per investimenti in infrastrutture e servizi per un territorio di qualità.

In particolare, serviranno per finanziare il progetto irriguo della Val di Non, strategico per la crescita e la competitività del settore agricolo e sostenibile sotto l’aspetto ambientale. a Questo punto, rimanendo in tema di agricoltura, Rossi ha lanciato la proposta che potrebbe essere di importanza strategica per la valle: la realizzazione di un nuovo sbarramento artificiale all'inizio del lago di Santa Giustina, all’altezza di Mostizzolo, per creare due livelli di altezza del lago con cui da un lato poter garantire l’irrigazione di parte dei frutteti e dall’altra di aumentare la produzione di energia idroelettrica. In questo modo, oltre ad evitare i costi di pompaggio per l’irrigazione, si ridurrebbe anche il prelievo dai corsi d’acqua.

Molti gli spunti emersi dal dibattito moderato dal sindaco di Sfruz Andrea Biasi con interventi del vicepresidente del Consiglio regionale Lorenzo Ossanna, di Massimo Zadra (artigiani), di Donato Preti (Bim dell’Adige) e amministratori comunali. La serata si è chiusa con l’intervento del segretario politico Franco Panizza che ha rivendicato i risultati del governo autonomista sia per il rafforzamento dell’Autonomia speciale che per la competitività e l’apertura del Trentino.

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