Redolfi a Mezzana è pronto per altri 5 anni da sindaco

MEZZANA. Obiettivo quorum. Ma anche – e soprattutto – formare e far crescere gli amministratori di domani. Giacomo Redolfi, 56 anni, sindaco uscente di Mezzana e dal 2005 al 2015 assessore e...


Fabrizio Brida


MEZZANA. Obiettivo quorum. Ma anche – e soprattutto – formare e far crescere gli amministratori di domani. Giacomo Redolfi, 56 anni, sindaco uscente di Mezzana e dal 2005 al 2015 assessore e vicesindaco, si appresta a vivere il suo secondo mandato da primo cittadino, visto che è l’unico candidato in corsa. Cosa che, tra l’altro, a Redolfi non fa piacere, anzi. «Dispiace che non ci sia un’alternativa al nostro gruppo – spiega –. Nei piccoli paesi come il nostro è sempre più difficile, purtroppo, trovare forze fresche che abbiano voglia di prendersi carico dell’amministrazione. La speranza è che nella nostra squadra, rinnovata con tanti giovani, possano crescere delle figure che si impegneranno per il futuro amministrativo di Mezzana».

Eccoli i candidati consiglieri di “Per rilanciare Mezzana” : Roberta Barbetti (48 anni), Simona Benigna (33), Luca Bresadola (29), Luana Callegari (34), Irene Dalla Valle (48), Andrea Eccher (40), Manuel Gosetti (29), Davide Mirone (33), Francesca Pangrazzi (36), Mario Pasquali (53), Manuel Redolfi (31) e Maurizio Redolfi (33). Una squadra che è rappresentativa anche del vecchio gruppo di minoranza.

Per quanto riguarda gli ambiti di intervento della prossima legislatura, invece, il settore turistico gioca un ruolo fondamentale. «Innanzitutto ci tengo a sottolineare che intendiamo essere gli amministratori di tutti, senza priorità – rivela Redolfi, di professione direttore tecnico in una società di energia –. La nostra visione, poi, è indirizzata necessariamente al turismo, motore economico del Comune, visto anche che Mezzana è il secondo in Trentino per trazione turistica». Appuntamento importante, inoltre, sarà quello della variante al Prg. «I nostri principi si fondano sull’assoluto mantenimento e rispetto del patrimonio più importante che abbiamo, che è il nostro territorio – aggiunge Redolfi –. L’idea è di ridurre l’edificazione, introdurre nuovi strumenti per lo sviluppo di Marilleva 1400 e riservare massima attenzione ai centri storici, soprattutto per quanto riguarda le stazioni di quota Ortisè e Menas, dove portiamo avanti delle azioni concrete volte a garantire servizi e qualità della vita». Ci sarà poi un grosso tema da affrontare prima a livello sovracomunale, di valle, e poi con la Provincia. Ed è quello che riguarda lo spostamento della statale dall’abitato, per Redolfi un’opera assolutamente necessaria. Redolfi che chiude con una promessa: «Cercherò sempre di svolgere il mio ruolo in maniera attiva e creativa – assicura –. Mi auguro che la comunità e l’amministrazione possano vivere i prossimi cinque anni non rincorrendo per cercare di tamponare situazioni d’emergenza, ma pianificando in maniera serena».













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