Orsi

Morte di M90, i sindaci della val di Sole: «Fatto quello che si doveva, ora via l’orso che spaventa Bolentina»

“Minacce” animaliste, dopo il blitz notturno forze dell’ordine schierate davanti al consiglio provinciale 

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TRENTO.  Dopo il blitz notturno con cartelli e striscioni minacciosi in piazza Dante e al Casteller da parte di Centopercentoanimalisti, di fronte a possibili manifestazioni di gruppi animalisti un presidio delle forze dell'ordine è stato schierato all'ingresso di Palazzo della Regione, dove è in corso il Consiglio provinciale. Solidarietà al presidente della Provincia  Maurizio Fugatti è stata espressa in apertura dell'odierna seduta del Consiglio  dal presidente Claudio Soini e dagli esponenti di centrodestra Claudio Cia e Walter Kaswalder, in relazioni agli attacchi ricevuti sui social dopo l'abbattimento dell'orso M90. Nel 2021 Fugatti ha ricevuto la scorta per le minacce di morte ricevute, proprio tramite i social, in relazione alla gestione della fauna selvatica.

"È stato fatto quello che si doveva fare". A dirlo all'ANSA, dopo l'uccisione dell'orso M90, ieri 6 febbraio in val di Sole, è il presidente della Comunità della Valle di Sole, e sindaco di Rabbi Lorenzo Cicolini. Insieme ad altri sindaci della zona, poco più di una settimana fa, dopo che M90 aveva seguito una coppia nei boschi vicino a Mezzana, Cicolini aveva inviato una lettera al presidente della Provincia  Fugatti. "Le iniziative fin qua intraprese non hanno, evidentemente, prodotto i risultati sperati finalizzati a correggere i comportamenti di assuefazione all'uomo", si legge nella lettera inviata. "Non vogliamo e non possiamo più accettare tali situazioni di pericolo e di paura per i cittadini e i frequentatori della valle. A noi sindaci - così la lettera - spetta fra l'altro garantire l'incolumità e la sicurezza dei nostri cittadini e chiediamo pertanto semplicemente che il plantigrado in questione venga allontanato in modo definitivo dai boschi della Val di Sole e del Trentino, nei modi che la Provincia sceglierà, ma nei tempi più stretti possibile".

Nella lettera, i sindaci della Val di Sole segnalavano anche "la presenza di un altro orso nella frazione di Bolentina di Malè, che si sta aggirando continuamente vicino alle case e che sta terrorizzando i residenti che abitano il piccolo borgo. Anche questo esemplare, seppur non ancora radiocollarato, deve essere allontanato dai boschi".

Prosegue anche l'installazione di cassonetti anti-orso in valle. "Abbiamo avuto la delega per installarli. In tantissimi comuni ci sono già, in altri li stiamo posizionando. Possiamo dire che, per la primavera, nei posti più sensibili, è tutto a posto”, conclude Cicolini.













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