Online anche gli incontri sull’Unione Europea 

Lavis. Un ciclo di eventi dedicato all’Unione Europea a Lavis, tutto fatto in videoconferenza, visti i limiti imposti dal coronavirus. Lo hanno ideato i giovani che compongono il gruppo informale...



Lavis. Un ciclo di eventi dedicato all’Unione Europea a Lavis, tutto fatto in videoconferenza, visti i limiti imposti dal coronavirus. Lo hanno ideato i giovani che compongono il gruppo informale della consulta (Giacomo Rizzoli, Youness Et Tahiri, Federico Troier e Natasha Valentini), insieme all’assessora Caterina Pasolli e ai referenti delle politiche giovanili (Luigi Mario Mafezzoli e Licia Berloffa).

L’idea è partita direttamente dai giovani che hanno partecipato alle feste dell’Europa di Trento ed è stata appoggiata da subito dal Comune di Lavis. In un primo momento,si pensava di organizzare due incontri in paese: una conferenza all’auditorium e una giornata al parco urbano, con anche la simulazione di un mini parlamento, in collaborazione anche con l’Istituto comprensivo. L’epidemia del coronavirus ha costretto a cambiare i programmi. «Ci siamo detti: "Perché rinunciare a tutto?". Abbiamo iniziato a lavorare in videoconferenza per mettere insieme questo programma», spiega l’assessora alla cultura e alle politiche giovanili Caterina Pasolli. L’assessore all’ambiente Franco Castellan ha collaborato per uno degli appuntamenti, più legato alle questioni ecologiche. Il ciclo di conferenze inizierà il 2 maggio. Sono cinque incontri in totale, tutti accessibili attraverso la piattaforma Zoom. Fra gli ospiti ci saranno la deputata Emanuela Rossini, Federica Megalizzi, vicepresidente della Fondazione Antonio Megalizzi e Marco Brunazzo, professore dell’Università di Trento. Due giovani del servizio civile (Daniele Tomasi e Marco Tabarelli De Fatis) useranno i social per coinvolgere i ragazzi e per organizzare un concorso. «Ma forse la cosa più bella è che tutto sia partito dalla volontà dei giovani – conclude l’assessora Pasolli – un gruppo di ragazzi fra i 18 e i 23 anni che hanno deciso di occuparsi del tema dell’Europa». D.E.













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