cavedine 

Monsignor Tisi al 60° di don Silvio 

Domani tutta la comunità parrocchiale festeggia il sacerdote



CAVEDINE. Tutta la comunità parrocchiale di Cavedine si stringerà domani attorno a don Silvio Benedetti in occasione dei festeggiamenti per il 60° di sacerdozio: una lunga ed intensa attività pastorale, portata avanti fino ad alcuni anni fa e che continua ancora con un ritmo piuttosto intenso come spalla insostituibile al fratello don Luigi unico parroco in valle di Cavedine. Nato a fine agosto del 1933 a Meano, da Benedetti Carlo e Bortolotti Maria, trasferitisi per un breve periodo nel sobborgo cittadino sulla collina di Trento dal paese natale di Cavedine, iniziò a maturare la vocazione religiosa all’età di 12 anni, facendo ingresso in seminario sul finire di quell’immane tragedia umana della Seconda guerra mondiale. Dopo aver completato gli studi liceali e teologici venne ordinato sacerdote in cattedrale a Trento il 22 marzo 1958, celebrando il 6 aprile la sua prima messa a Cavedine, dove nel frattempo era ritornata la sua numerosa famiglia. Da questo momento in poi inizia la vita sacerdotale dapprima come vicario parrocchiale a Civezzano (1958 - 1962) e poi a Nomi (1962 - 1964). Dopo questo battesimo di curatore d’anime, ritornò in città, dove gli venne affidato il non facile compito di catechista nelle scuole, che lo introdusse nel mondo della scuola e lo mise a contatto col mondo giovanile in anni non certo facili, caratterizzati dalla contestazione studentesca del 68. Vi rimase per 14 anni e ha sempre portato con sé un ottimo ricordo di quel periodo, rammentato talvolta dai suoi ex-studenti, che hanno sempre apprezzato in don Silvio quell’equilibrio interiore di non giudicare mai aprioristicamente certi comportamenti, ma di saper ascoltare, pur su posizioni diverse, i suoi interlocutori, puntando decisamente sul dialogo.

La conoscenza col mondo giovanile lo portò a svolgere l’incarico di assistente diocesano dell’Azione cattolica (1964 - 1973) e quindi di direttore di Villa S. Nicolò (1975 - 1982). Successivamente il ritorno all’attività pastorale nelle valli trentine: parroco di Baselga di Pinè e Faida (1996- 2009) con la contestuale nomina a decano di Pinè. Dal 2009 (e continua tuttora) il ritorno in valle di Cavedine, come collaboratore pastorale del decanato di Calavino, svolgendo nel contempo incarichi diocesani, come delegato apostolico del Clero e poi assistente spirituale Apostolato della preghiera.

L’unico relax, che si concedeva, era la scampagnata domenicale nel periodo ferragostano alle Viote del Bondone con i parenti al “punto ristoro” dell’amico Osvaldo di Vigo Cavedine.

L’appuntamento comunitario in onore di don Silvio è alla messa di domani, che inizierà alle 10.30, che per l’occasione sarà presieduta dal vescovo monsignor Lauro Tisi. (m.b.)













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