Apre la rotatoria, addio semaforo anni ’80 

Lavis, proseguono invece i lavori per il nuovo sottopasso. Sulla nazionale ogni giorno 18 mila veicoli



LAVIS. Addio al semaforo sulla statale, all'incrocio con via Degasperi e via Paganella. Ieri all'alba ha aperto la nuova rotatoria, persino in anticipo, dato che nei mesi scorsi era stata annunciata per ottobre. In realtà mancano ancora gli ultimi lavori: nel pieno centro della rotatoria ieri era parcheggiato un escavatore, pronto per l'utilizzo. Gli operai della ditta Carron di Treviso sono ancora impegnati, a lato della strada, sul sedime dei binari interrati e alla realizzazione di un nuovo sottopasso, che da metà ottobre si collegherà a una nuova pista ciclopedonale.

Questa parte del paese ha ancora le sembianze di un cantiere che però, uno dopo l'altro, sta dando i suoi frutti. Il progetto è più ampio: riguarda l'interramento della Trento-Malé, con l'eliminazione dei passaggi a livello, la nuova stazione (inaugurata a fine luglio) e la riunificazione delle due sponde – est e ovest – di Lavis. Negli anni passati, Lavis aveva ottenuto di inserire nel progetto anche la rotatoria. È un'intersezione senza semafori, con cinque rami di innesto. Il diametro dell'isola centrale è di 15 metri e mezzo, mentre la parte esterna ha un diametro di 34 metri e mezzo. L'intervento è importante per questioni di sicurezza: questo è un incrocio delicato, con le vie che si immettono nelle due parti del paese. Nonostante prima ci fosse un semaforo, non sono mancati gli incidenti e la rotatoria mira a ridurre i potenziali punti di conflitto tra i veicoli. L'eliminazione dei semafori permette una fluidità maggiore del traffico, a vantaggio soprattutto dei veicoli che si immettono sulla nazionale da via Degasperi o via Paganella. L'intento è anche di moderare la velocità dei veicoli su tutta la nazionale, nel tratto che attraversa Lavis, per dare priorità ai pedoni. Poco lontano, nei giorni scorsi ha aperto anche l'attraversamento a raso, con l'isola salvagente. Secondo i dati del 2017, ogni giorno passano a Lavis sulla nazionale in media 18 mila veicoli (divisi a metà nelle due direzioni) e fra i 700 e gli 800 mezzi pesanti. Questi interventi sulla viabilità, sperano in municipio, daranno sempre più la sensazione di attraversare una strada di paese, non una nazionale. Spingendo gli automobilisti dei mezzi pesanti a preferire la Trento nord – Rocchetta, liberando il paese di una parte del traffico. Ieri molti curiosi si sono fermati sul marciapiede per guardare la rotatoria. Sui social sono stati condivisi i video in soggettiva, con le auto che la percorrevano. Anche perché non succede tutti i giorni di assistere al pensionamento di un semaforo, dopo anni di onorato servizio. Fino alla fine degli anni Settanta c'era un solo lampeggiatore giallo, in centro alla nazionale e ancorato all'albergo Paganella. Nei primissimi anni Ottanta è arrivato il semaforo, sui lati della nazionale, dove è rimasto fino a ieri. (d.e.)













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