A San Michele si celebra Šebesta 

Domenica prossima al Museo degli usi e costumi la “Giornata del fondatore” 



SAN MICHELE ALL’ADIGE. È il 5 novembre del 1968 e siamo a San Michele. Sull’antico monastero, dalla mattina è stata appesa una targa in pietra rossa, con la scritta “Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina”. C’è una folla di gente, molti sono i politici, fra di loro anche il presidente della Provincia Bruno Kessler. Ma il vero padrone di casa è un uomo magro ed elegante, la barba brizzolata e la fronte solcata da qualche ruga: si chiama Giuseppe Šebesta. Sono passati cinquant’anni e questa domenica, nel giorno di San Martino, il museo ricorderà quel giorno e celebrerà il suo compleanno in maniera particolare. L’esempio – ha spiegato ieri l’attuale direttore, Giovanni Kezich – è quello delle “giornate del fondatore” che si celebrano in altre importanti realtà museali europee. L’intento è di rivivere lo spirito delle origini: «il senso di meraviglia e di novità di quel giorno lontano di inizio novembre 1968». Ricordando innanzitutto chi il museo lo ha voluto, creato e fatto crescere. Grande etnografo trentino, scienziato e artista, pittore e illustratore, Šebesta ha lasciato un segno nel teatro di figura, nel cinema d’animazione e nel fumetto. È stato insomma un uomo poliedrico: e così domenica il suo museo – cresciuto nel tempo – gli renderà omaggio, 13 anni dopo la morte, con la stessa poliedricità. Dando spazio a musica, spettacoli, fumettisti e giochi, nelle sale del museo. Ma saranno anche rivisitate una serie di attività e di percorsi particolarmente cari a Šebesta: la via dei mulini, la via del rame, le scritte dei pastori, la via delle malghe, la via del legno. La tessitrice Franca Vanzetta metterà in funzione l’antico telaio, lo stesso che utilizzava Šebesta per le sue dimostrazioni didattiche. Spazio poi al tema della grande civiltà fluviale, il mondo delle zattere, in collaborazione con il Museo degli zatterieri del Piave, fondato dallo stesso Šebesta, e quello della valle dei Mocheni. Sarà inoltre possibile visitare l’archivio privato che il fondatore ha lasciato al museo. Durante la giornata l’ingresso al museo sarà gratuito. Ma l’intera storia e l’attività del museo rivivrà poi anche in un libro illustrato che è in fase di realizzazione e che dovrebbe uscire nel febbraio 2019. Il volume è curato da Giovanni Kezich e dallo staff del museo: racconta una storia iniziata quel 5 novembre 1968 e continua ancora, giorno dopo giorno, a San Michele. (d.e.)













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