La tensione lascia spazio all’accoglienza 

San Lorenzo Dorsino, i residenti del borgo hanno accolto lunedì sera con succo di frutta i primi due richiedenti protezione


di Nicola Filippi


SAN LORENZO DORSINO. Dopo l’ondata di preoccupazione e di polemiche per l’arrivo dei richiedenti protezione internazionale, all’interno del b&b “La Casa di Wilma” di Gabriele Buscaini, il borgo di San Lorenzo Dorsino lunedì sera ha accolto i primi due ragazzi. «Ora cerchiamo di trasformare tutta la preoccupazione in qualcosa di positivo, per la pacifica convivenza di questi ragazzi», raccontano gli abitanti della zona. Il primo impatto con i due giovani del Ghana, di 24 e 26 anni, accompagnati dalla referente del progetto di seconda accoglienza di Cinformi, «è stato molto positivo - spiega ancora una abitante di via Per Promeghin - per la verità, ci sembravano spaesati, quasi intimoriti. Ma sono tranquilli. Si sono presentati bene e parlano anche po’ di italiano. Abbiamo bevuto un succo di frutta insieme per dare loro il benvenuto». In realtà, il borgo di San Lorenzo se ne aspettava quattro di ragazzi. Invece due di loro hanno preferito restare a Trento. Lunedì mattina hanno avviato la cosiddetta “prova lavoro”, «l’attendevano da tanto tempo - confermano da Cinformi - quindi abbiamo preferito lasciarli a Trento». Il resto del gruppo invece salirà nell’appartamento di San Lorenzo entro i primi di maggio, conferma Pierluigi La Spada, responsabile provinciale di Cinformi. Quanti saranno, alla fine, non è ancora stato deciso.

L’accoglienza non è stata una semplice, fredda formalità. I vicini di casa li hanno voluti conoscere, «eravamo preoccupati per come li avevano dipinti, invece sono ragazzi semplicissimi». Con loro hanno scambiato qualche parola in italiano. Perché tutti i richiedenti protezione internazionale vengono inseriti in un progetto di integrazione strutturato. Il Comune stesso, dopo i primi momenti di impreparazione e di insoddisfazione, manifestato dalle parole del sindaco Dellaidotti, si è dato subito da fare. «Del loro arrivo ci hanno avvisato lunedì sera. Reazioni in paese non ce ne sono state. Non so altro. Ne so quando arriveranno gli altri, ma ho capito che ne arriveranno in totale sette. Non hanno ascoltato le mie richieste di calare il numero». Il vicesindaco, Rudi Margonari, invece scende nei particolari dell’accoglienza nel borgo. «Appena siamo stati informati del loro arrivo ci siamo attivati. Ora stiamo cercando di costruire un gruppo di volontari per accelerare le fasi dell’inserimento dei ragazzi nella comunità - spiega - veniamo da un periodo molto teso, ma il paese è ben disposto nei loro confronti». Allontanando così l’immagine poco felice che il bel borgo si era ritagliato negli ultimi giorni, anche sulla stampa nazionale.

I due ospiti del Ghana, arrivati in Trentino un anno e 8 mesi fa, sono entrati nell’appartamento ancora lunedì sera. Nei prossimi giorni, proseguiranno nell’allestimento dell’appartamento, poi inizieranno la loro nuova fase del progetto di inserimento: «Continueranno i corsi di italiano, poi vedremo che tipo di attività penseranno per loro in Comune», concludono ancora da Cinformi.













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