inaugurazione in piazza della fontana 

È subito “assalto” a Rango per il mercatino nei volti

RANGO. Sono partiti col classico botto a Rango nel Bleggio i tradizionali mercatini di Natale, ambientati nelle vecchie case del borgo contadino, nei volt, nelle corti, nelle soffitte delle vecchie...



RANGO. Sono partiti col classico botto a Rango nel Bleggio i tradizionali mercatini di Natale, ambientati nelle vecchie case del borgo contadino, nei volt, nelle corti, nelle soffitte delle vecchie case contadine: sono tornate le bancarelle con i prodotti enogastronomici locali, gli addobbi di Natale, le meraviglie dell’artigianato locale, i dolci natalizi. Si parte da un dato, le 100.000 presenze 2016, quindi con tanta responsabilità in più. Ma le premesse sono più che buone, a vedere dall’anticipo. Quest’anno il sostegno andrà agli Abruzzi in generale, colpiti dal terremoto dello scorso anno ma già colpiti dal terremoto otto anni fa. Tanto che mentre la scorsa edizione era stata ospite a Rango la cittadina di Amatrice (Rieti), quest’anno la solidarietà è stata estesa a una grossa fetta di Abruzzo, con un apposito volt dedicato ad alcuni comuni abruzzesi, L’Aquila, San Pio delle Camere, Santo Stefano di Sessanio. La folta delegazione abruzzese ha partecipato all’inaugurazione di domenica nella piazza della Fontana coordinata dal bravo Massimo Caldera, alla presenza del sindaco Alberto Iori, l’assessore provinciale Michele Dalla Piccola, il consigliere provinciale Mario Tonina, la presidente Apt Iva Berasi. Nel suo ringraziamento ufficiale la rappresentante dell’Abruzzo, Alessandra Ferrante, responsabile del Consorzio allevatori di Montagna, ha sottolineato l’atmosfera pesante del dopo-terremoto, “quando ormai non ci si ricorda più di quanto avvenuto, dando per scontata una ricostruzione che in realtà stenta a venire...”

Il vicesindaco di Onna, altro comune pesantemente colpito dal sisma, ha voluto portare ai responsabili pubblici il ricordo della sua terra martoriata, ma non rinunciataria e fiera del proprio lavoro di ricostruzione. Nicola Ursini tra l’altro è presidente dell’associazione “Le vie dello zafferano”, associazione culturale de L’Aquila che si occupa appunto della coltura dello zafferano.

Sono 91 i volt allestiti nelle vecchie case del borgo: 75 quelli dove fare acquisti, fra cui 6 dedicati alla solidarietà a sostegno di progetti per bambini ma anche progetti di reinserimento nel mondo del lavoro di soggetti emarginati o svantaggiati e di aiuto a persone con disabilità, disagio e problemi di salute mentale, oltre che al sostegno dei progetti dei missionari francescani trentini in diversi Stati. 17 sono invece i vòlt “osteria”, dove gustare i piatti della tradizione contadina locale o bere un buon vin brulè, molti dei quali gestiti dalle Associazioni della Valle. Al vòlt delle Donne Rurali si potrà trovare anche lo strauben senza glutine. Due sono le esposizioni d’arte, quella delle calzature Dallapè e quella del pittore Piero Devilli. Per i bambini la stanza dei giochi, per i creativi i laboratori “L’era delle idee”, infine il volt della solidarietà e i tre momenti culturali: il bosco fatato di Davide Segalla, Rango in miniatura di Aldo Grott, il trono del selfie per le foto ricordo con il Re del Borgo.















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