Via libera alla ricostruzione della chiesa di Valmaggiore 

Simbolo della Grande Guerra. L’edificio era stato distrutto dalla tempesta Vaia. Il consiglio di Predazzo ha concesso l’autorizzazione ai lavori: ma su un lato della valle più sicuro


Francesco Morandini


Predazzo. Sarà ricostruita, ma su un altro sito, la chiesetta alpina di Valmaggiore, distrutta dal maltempo dell’ottobre 2018. L’autorizzazione dei lavori è stata decisa l’altro ieri dal consiglio comunale di Predazzo. L’edificio avrà le stesse caratteristiche del precedente, ma sarà eretto sull’altro lato della valle in una zona geologicamente più sicura. Trattandosi di una zona a pascolo, l’autorizzazione, anche in deroga, è consentita a condizione che si rispetti la costruzione originale, ha spiegato la vicesindaco Chiara Bosin, mentre la prima cittadina Maria Bosin ha voluto sottolineare il valore simbolico e religioso della chiesetta di Valmaggiore, anche rispetto ai caduti della Grande Guerra. Tra l’altro ci sono state donazioni sul fondo calamità proprio per questo intervento e in un Comune del mantovano, il cui sindaco frequenta Predazzo come turista, un gruppo di ragazzi ha organizzato un concerto con lo stesso obiettivo. Anche gli amici di Rolo dove i predazzani erano intervenuti nella ricostruzione dell’oratorio in occasione del terremoto – ha ricordato l’assessore Giuseppe Facchini – hanno raccolto 2000 euro per l’Ana di Predazzo vendendo prodotti tipici della valle.

La deroga

Il consiglio ha approvato all’unanimità anche la deroga allo strumento urbanistico-edilizio per l’ampliamento e il restyling delle facciate della Famiglia cooperativa. Sarà modificato l’attuale accesso recuperando un piccolo volume in corrispondenza del portico su via Battisti per circa 70 mq. più un centinaio di mq. sul retro per fare da filtro e schermatura al carico e scarico delle merci. In tutto 252 mc. ampiamente compresi nel 20% consentito.

“Liberate” risorse

Approvate anche le ultime variazioni di bilancio con cui sono state liberate risorse proprie per 750.000 euro che erano state impegnate per accelerare i lavori di ripristino delle strade forestali in attesa del finanziamento della Provincia. La sindaco ha annunciato anche il recente appalto da parte dell’Apac per i lavori dei paramassi sul monte Mulat, per un totale di 1.592.450 euro. Per il 2020 sono previsti 3 milioni di euro per i paravalanghe sul Mulat, 86.000 per il ponte di Imana e 116.000 per i paramassi alle Coronelle, oltre a 70.000 euro per la piscina comunale. In primavera si prevede infatti la realizzazione di una veranda in corrispondenza del bar, una nuova vasca, la sostituzione della macchina dell’aria e dei rulli per l’allenamento presciistico. Il costo complessivo sarà di 240.000 euro coperto per il 75% da contributo provinciale.

Infine Claudio Dermarchi è stato confermato revisore dei conti per i prossimi 3 anni.

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