Malga Monte Corno cambia pelle e si fa rifugio alpino 

Il consiglio dei Regolani. A Cavalese l’aula ha dato il via libera alle spese di ristrutturazione Il progettista è Alessandro Pederiva. La Provincia copra i lavori con un contributo di 219 mila euro



Cavalese. L’ampliamento, la ristrutturazione e la trasformazione di Malga Monte Corno in rifugio alpino a 1700 metri di quota è costata la bellezza di 344 mila 611 euro, dei quali 298 mila 176 euro per lavori, 6.364 euro per oneri della sicurezza e 38 mila 392 euro per spese tecniche.

Il Consiglio dei regolani della Magnifica ha provveduto ad approvare la contabilità finale e il certificato di regolare esecuzione dei lavori predisposto del progettista e direttore dei lavori Alessandro Pederiva di Cavalese.

La relazione del sindaco

In apertura dei lavori lo scario Giacomo Boninsegna ha tenuto la lunga ed articolata relazione su come si era arrivati al completamento dei lavori.

La prima delibera su Malga Corno di proprietà della Magnifica situata sul comune catastale di Rover Carbonare nel comune di Capriana era stata assunta ancora nell’aprile del 2017 con l’assegnazione dell’incarico progettuale all’ingegner Alessandro Pederiva. In quell’occasione era stato approvato anche il preventivo di parcella di 1.279 euro per il collaudatore dei cementi armati ingegner Alessandro Bonelli.

Nell’ottobre del 2017 con nota n° 250 la Provincia aveva annunciato la concessione di un contributo di 219 mila 246 euro su una spesa ammessa di 337 mila 302 euro.

Lavori assegnati

I lavori sono stati appaltati alla alle ditte Edil Clm di Cavalese per le opere edili, alla ditta Bortolotti snc di Castello - Molina per le opere da idraulico, alla ditta Wemas di Castello- Molina per le opere da elettricista, alla ditta Clv, Claudio Vanzo di Masi di Cavalese per le opere da carpentiere e alla ditta Zorzi di Panchià per le opere da serramentista. Le opere murarie in base alla contabilità finale ammontano a 298 mila 176 euro (con un supero di 12 mila 506 euro sul preventivo iniziale) le spese tecniche assommano a 38 mila 392, con un supero di 8 mila 955 euro, mentre gli oneri per la sicurezza ammontano a 6 mila 364 euro. Gli “imprevisti”, rimasti invariati rispetto al preventivo assommano a 14 mila 601 euro.

Quasi 350 mila euro

Il costo complessivo dell’opera con la contabilità finale, approvata all’unanimità ammonta a 344 mila 611 euro con un incremento complessivo di soli 7 mila 308 euro. Lo scario Boninsegna ha comunque precisato che la spesa non coperta dal contributo provinciale sarà imputata sul bilancio dell’Azienda agricola forestale. L.CH.

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