Ecco il nuovo volto del vecchio teatro 

Cavalese, Palafiemme affollato di pubblico per la presentazione dei cinque progetti dell’amministrazione Welponer


di Luciano Chinetti


CAVALESE. Palafiemme gremito mercoledì sera a Cavalese per la presentazione di ben cinque interessanti progetti avviati dall’amministrazione comunale di Cavalese. Ma ora finalmente la popolazione ha potuto vedere per la prima volta nel rendering proiettato sullo schermo il progetto preliminare del nuovo teatro comunale, illustrato dai due progettisti Mario Agostini e Cristiano Zattaro. La facciata è rimasta identica a quella attuale con la pregiata gronda a cassettoni e completata da una serie di innovazioni architettoniche con enormi finestroni a veranda sul lato sud. Il teatro avrà la capacità di 370 posti a sedere con ben 200 metri quadrati di palcoscenico. Sollecitato dal consigliere Beppe Pontrelli il sindaco Welponer ha anche illustrato i tempi per la realizzazione dell’opera: il progetto preliminare sarà pronto per il mese di maggio, mentre quello esecutivo sarà completato per la fine del 2018. Per l’appalto bisognerà attendere all’agosto del 2019, mentre l’avvio dei lavori potrà avvenire nel tardo autunno del 2019 o nella primavera del 2020. Il teatro potrebbe comunque esser ultimato nel 2021. Il costo è stato quantificato i 4 milioni e mezzo di euro più Iva.

Il progetto del nuovo teatro è piaciute a gran parte del pubblico, ma ci sono state anche alcune critiche osservazioni sul mancato rispetto delle proposte uscite dalla consultazione popolare, venute sia da Giorgio Rinaldi, che da Elena Spazzali.

Ma si è parlato anche degli altri importanti progetti: quello sulla mobilità illustrato dall’esperto dei trasporti della Provincia Roberto Andreatta, quello del collegamento tra via Conti Firmian e via Lagorai, presentato dal geometra Marco Lutzemberger.

Grande interesse ha suscitato poi anche il nuovo progetto del boulevard con pista ciclopedonale da viale Mendini al Parco della Pieve illustrato dall’ingegner Helmuth Moroder. Una proposta progettuale, molto significativa come si è visto da rendering, che favorirà gli spostamenti alternativi all’automobile per raggiungere il Parco della Pieve. Il costo è stato quantificato in un milione di euro.

L’architetto Luca Donazzolo ha presentato poi anche il progetto del nuovo parcheggio da 138 posti più 9 per disabili e 28 per auto elettriche nell’ex “Pra del Tini”, in via Dolomiti.

Molto vivace anche il dibattito aperto dall’intervento di Lionello Vanzo, che ha lamentato che il progetto mobilità a suo parere in pratica non riduce affatto il traffico. L’assessore alle infrastrutture Mauro Gilmozzi, che aveva illustrato in apertura anche l’impegno della Provincia per alcune opere attraverso la società Patrimonio del Trentino, ha comunque chiarito che l’idea lanciata dall’ingegner Moroder con il collegamento di via Mendini con il Parco con la pista ciclopedonale era rivolta proprio alla sensibilizzazione a lasciare a casa la macchina e fare spostamenti in bici o a piedi.













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