Ambientalisti contro il bicigrill 

Arco, il progetto al Linfano in zona agricola di pregio: «Ennesimo sfregio alle norme di tutela»



ARCO. C’è il nuovo bicigrill di Max Amistadi nel mirino degli ambientalisti dell’Alto Garda. Il progetto al Linfano, infatti (un centinaio di metri quadrati su due livelli lungo la ciclabile Torbole-Arco) ricade in zona agricola di pregio e dopo il via libera della Conferenza dei servizi, deve passare in consiglio comunale ad Arco per la necessaria deroga urbanistica.

Per Wwf, Italia Nostra, Comitato Olivaia e Comitato per lo sviluppo sostenibile l’ennesimo esempio di consumo scellerato di suolo pregiato. «Ben si comprendono i motivi per i quali la legge istitutiva del distretto agricolo del Garda trentino da oltre 9 anni giace inapplicata - scrivono le associazioni ambientaliste - Per alcuni amministratori rappresenta elemento di disturbo al loro potere di decidere il destino delle aree agricole. Semmai questa legge la vorrebbero cambiare snaturandone finalità e impianto». «Assistiamo così nel Basso Sarca - continua il documento - alla continua erosione di terreni fertili in barba alla legge provinciale di governo che si pone l’ obiettivo di limitare il consumo di suolo e al Piano urbanistico provinciale che classifica come invarianti urbanistiche le aree agricole di pregio. Abbiano già segnalato come nel documento preliminare della Comunità Alto Garda vengono sacrificati oltre 20 ettari di pregio per nuove strade, nuovi parcheggi, altre aree sportive, per l’ espansione di complessi commerciali. Da parte sua l’amministrazione di Arco ci prova prima con la variante 14, in futuro con la variante 15, al presente con il piano attuativo di Linfano dove andranno probabilmente a sparire oltre 5 ettari dove ora viene coltivato un prodotto di eccellenza come il broccolo di Torbole».

«Con grande sorpresa apprendiamo che la conferenza dei servizi provinciali dà parere favorevole per la costruzione in area agricola di pregio a Linfano, appena a sud della troticoltura accanto alla pista ciclabile lungo il Sarca, di un bici grill di 100 mq con 12-15 posti auto ( sic ! ) e locale interrato, demandando al consiglio comunale l’ autorizzazione finale. Quando poco più nord sempre vicino alla ciclo-pedonale già esiste un punto di ristoro per ciclisti».

«Non si contano poi - prosegue il testo - gli abusi ai danni di terreni agricoli usati come depositi di materiali, parcheggi impropri addiritturapiste per motocross. Vediamo poi il fenomeno dei terreni agricoli incolti. La legge urbanistica provinciale ha istituito la Banca della Terra in cui andrebbero censiti terreni agricoli, pubblici e privati, lasciati incolti e che potrebbero essere affittati, con il consenso dei proprietari, con contratti pluriennali a giovani agricoltori. Ma purtroppo ad oggi passati due anni dalla costituzione della Banca nessun dei comuni alto gardesani risulta avere avviato il censimento». In realtà proprio recentemente ha fatto questo passo il Comune di Riva approvando una mozione di Franca Bazzanella.

«È davvero colpevole la poca attenzione e cura prestata dalle nostre amministrazioni alle aree agricole. Eppure è evidente il valore strategico dell’ agricoltura per il benessere della comunità, non solo dal punto di vista ambientale/paesaggistico ma anche sociale ed economico. Settore che anche nei recenti anni di crisi - conclude il documento degli ambientalisti - ha conosciuto incrementi del numero di addetti, in particolare giovani, e contribuito in modo significativo alla bilancia commerciale con l’ estero».















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