Abuso a Torbole, stangata per Arcese 

Conto da 700mila euro per le violazioni nella villa alle Busatte. I soldi entreranno nelle casse del Comune



ALTO GARDA. Nuovo abuso edilizio contestato alla famiglia Arcese. Questa volta volta però a fiire nelle maglie dei controlli è stato Leonardo Arcesce, che ha ricevuto una maxi multa per un abuso edilizio sotterraneo nella villa di proprietà della famiglia situata in località Busatte nel Comune di Nago Torbole. L’ammenda è superiore a quella ricevuta dal padre e dalla madre per villa Miravalle, ad Arco, arrivando a sfiorare i 700 mila euro. Un bel gruzzolo che finirà direttamente nelle casse comunali nagotorbolane.

Nei mesi scorsi l’amministrazione ha provveduto a fare dei controlli sulla villa in questione in seguito a dei lavori di ristrutturazione, per i quali Leonardo Arcese ha chiesto la concessione edilizia. Si è così scoperto come a livello interrato le volumetrie non rispettassero i canoni prestabiliti. Immediata la contestazione da parte del Comune che ha fatto valutare l’importo della sanzione. Una cifra che parte dal valore immobiliare di mercato delle volumetrie in eccesso, aumentate successivamente di un 120% e di un ulteriore 40%. Si è così raggiunta la cifra di circa 700 mila euro che a detta di Eleuterio Arcese sarebbe già stata versata. «Sì, c’è stata questa contestazione sulla proprietà di Torbole - ha ammesso Eleuterio Arcese -. Non so cosa abbiano contestato nello specifico. So - chiarisce l’imprenditore - che ho pagato e basta». In questo caso, diversamente a quanto accaduto per la proprietà sita sull’olivaia arcense, Arcese non ha fatto e non farà ricorso. «Non faccio nessuna contestazione - ha chiarito - mi limito a pagare e basta». Nelle casse comunali stanno quindi per arrivare ulteriori fondi che torneranno utili sia in chiave di gestione ordinaria per l’erogazione dei servizi cittadini sia in chiave straordinaria per avviare e dare man forte alle opere del comune nagotorbolano.

Come detto, non è la prima volta che la famiglia Arcese incappa in un abuso edilizio dalla conseguenze pesanti sul piano economico. La prima stangata è arrivata nel settembre del 2017 quando il Tar di Trento ha respinto il ricorso presentato dai coniugi Arcese contro l’ammontare delle sanzioni calcolate dal Comune di Arco sulla base di una relazione di stima dell’Agenzia delle Entrate, e che ha quindi confermato l’ammenda per la regolarizzazione di alcuni abusi edilizi riscontrati nell’ambito dei lavori a Villa Miravalle. Ben 569 mila euro e rotti che il Comune di Arco ha potuto inserire nel proprio bilancio amministrativo. A muoversi questa volta è stato il Comune di Nago Torbole che ha autonomamente verificato i lavori inerenti la villa torbolana. Apparentemente, in superficie, è rimasta immutata. Sotto i terrazzamenti che contornano la villa, però, le volumetrie non hanno rispettato i limiti prestabiliti. Non si tratterebbe di grandi volumi come contrariamente potrebbe far pensare l’alto costo della contravvenzione che non viene commisurata sulla base dei metri quadri fuori norma, ma sul valore immobiliare, al metro quadro e stabilito da parte dell’Agenzia delle Entrate, di quanto edificato in eccesso. (l.o.)













Scuola & Ricerca

In primo piano