Dodge, la storia di una comunità 

Presentato il libro di Turrini sull’autoscala (oggi restaurata) in dotazione per 30 anni ai pompieri volontari di Arco


di Sara Bassetti


ARCO. Un racconto prezioso di una parte di storia della città di Arco e dei suoi vigili del fuoco. Una raccolta delicatamente suggestiva di momenti che hanno segnato il vissuto di tutta la comunità arcense, e non solo.

È stato presentato venerdì, presso la caserma in località Bruttagosto, “Il restauro dell’autoscala Dodge. Una storia di impegno e collaborazione”, il testo curato dallo storico Romano Turrini e edito da Grafica 5, dedicato alle vicende del mezzo d’epoca in dotazione al Corpo arcense, dalla sua realizzazione, nel 1956, fino al recente restauro. Un evento che ha aperto una tre giorni di iniziative e dimostrazioni organizzate dai vigili del fuoco per presentare l’autoscala, restaurata e rimessa a lucido nel corso degli ultimi tre anni, e restituirla alla città assieme alla sua storia. «Il testo è un tributo al prezioso lavoro di tutti coloro che hanno contribuito al restauro, dalle scuole alle aziende del territorio, che in vario modo hanno mostrato sostegno – ha commentato Romano Turrini nel corso della serata di presentazione, a cui hanno partecipato vecchie e nuove leve, autorità e tantissimi cittadini – ma soprattutto un segno di riconoscenza della cittadinanza ai volontari, grande ricchezza e punto di riferimento per la nostra comunità».

«Il restauro dell’autoscala Dodge» è un viaggio trasversale per immagini nell’Alto Garda, attraverso anni e vicende a pochi passi dalla consuetudine. Una storia che parte dai primi decenni del secolo scorso, quando alcuni grandi incendi interessarono Bolognano, il vecchio sanatorio “Parenti” alle Braile e la fabbrica “Resina” di via S.Caterina. Fu infatti facendo scorta di quelle esperienze che l’allora comandante dei Vigili del fuoco, Enzo Maino, decise di adeguare il parco macchine in proprio possesso. «In principio il Dodge era un vecchio mezzo militare, usato durante la Seconda guerra mondiale dal Ministero degli Interni per trasporto persone, e abbandonato su territorio italiano – ha spiegato Turrini, che ha raccolto anche le preziose testimonianze degli onorari Luigi Bresciani e Sergio Leonardi - dopo esser stato recuperato dalla ditta modenese “Bonacini Mario” e riadattato ad autobotte, nel 1956 venne acquistato dal Corpo arcense, che lo attrezzò con un’autoscala in legno, anch’essa recuperata a Modena, in un’asta». Un veicolo da un milione e mezzo di vecchie lire, che venne utilizzato fino alla primavera del 1987. «In questi trent’anni il Dodge è stato conservato con cura – ha aggiunto Turrini – fino a quando, nel 2014, l’allora comandante Alberti iniziò ad interessarsi al restauro». Nacque così l’idea di coinvolgere le scuole Enaip di Arco, Villazzano e Tesero, ognuno per il settore di competenza: dal rifacimento pezzi al restauro delle parti lignee, alla revisione delle parti meccaniche, «uno stimolo importante – ha commentato Paola Coccia, direttore nel 2015 dell’Enaip di Arco e oggi direttore di quello di Villazzano - e una grande occasione di rete tra Istituti diversi, ben raccontata nel testo».«Credo che il libro esprima il senso profondo del nostro Corpo – ha aggiunto il presidente dei vigili del fuoco volontari del Trentino, Tullio Ioppi – prestarsi l’uno per l’altro, e tutti assieme per fare cose importanti a favore della comunità».

Ieri i volontari hanno aperto alla cittadinanza le porte della caserma, con visite guidate alla struttura e ai mezzi, mentre oggi, alle 9.45, è in programma l’inaugurazione vera e propria dell'autoscala storica, con il taglio del nastro, la messa nella chiesa Collegiata e la benedizione del mezzo. Alle 11.45 in piazzale Segantini vi sarà la presentazione delle tre autoscale che hanno prestato servizio nel tempo nell'unione distrettuale Alto Garda e Ledro e, alle 14.30, via libera alle manovre dimostrative. Ancora, dalle 9 alle 17 in viale delle Magnolie è in programma la mostra di mezzi d’epoca dei vigili del fuoco del Trentino, in piazza delle Canoniche l'area per i più piccoli, che potranno cimentarsi in percorsi e giochi con il rilascio di un attestato finale, mentre in piazza Marchetti vi sarà l'esposizione dell’attrezzatura specialistica attualmente in dotazione.













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