Cinema:Favino apre Bif&st,a Sanremo mostrato tutto me stesso

BARI - "Io penso sia stato il festival" di Sanremo "a far parlare di Pierfrancesco Favino", e "mi sono reso conto che c'erano tante cose che sapevo di poter fare e che non avevo mai mostrato". Favino, attore che ha aperto la nona edizione del Bif&st, il Bari international film festival, ne ha parlato con i giornalisti a margine della sua lezione di cinema. "Non credo - ha aggiunto - a quel vittimismo che porta l'attore a dire ma come mai le persone non vedono questo. Le persone vedono ciò che tu fai vedere di te". Quindi Sanremo, ha rilevato, "è stata una esperienza e un'occasione molto giocosa di essere me stesso con un raggio più ampio". "Sanremo - ha sottolineato Favino - mi ha dato una grande opportunità", che è "soprattutto quella di arrivare a un pubblico che forse non va al cinema e quindi, magari, di riuscire a portarlo al cinema domani". Tra il cinema hollywoodiano e italiano, Favino vede una differenza "di scala, fondamentalmente", perché il "cinema hollywoodiano muove economicamente tanto nel mondo, vende dappertutto nel mondo", mentre "il cinema italiano lo faceva un tempo e adesso non riesce più tanto, anche perché tutto il mondo si è uniformato all'idea che il linguaggio sia quello del cinema americano". "In realtà - ha rilevato - se vediamo quelle che sono ultimamente le proposte, non c'è una ricchezza enorme dal punto di vista di storia, anzi. C'è un momento di crisi importante da questo punto di vista nel cinema americano". "Io - ha aggiunto - sono sempre più convinto del fatto che sono stato chiamato lì in quanto italiano, perché porto qualcosa di culturalmente diverso". E le "varie piattaforme, anche americane, che stanno in questo momento producendo - ha proseguito - sono ben attente ad accogliere attori e storie che vengano da tutto il mondo, e questo credo sarà il futuro". "Quindi - ha concluso - possiamo organizzarci ed essere fieri di quello che sappiamo portare noi, e di quello che non sanno fare loro".





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Giallo agli Oscar sul cane Messi, applaude in sala?

Giallo agli Oscar sul cane Messi: la co-star a quattro zampe di Anatomia di Una Caduta, il film della francese Justine Triet premiato per la migliore sceneggiatura originale, è apparso in un video mentre batteva le zampe durante le premiazioni. Quello del collie addestrato da Laura Martin è stato un vero exploit o non piuttosto una montatura degna della magia della mecca del cinema? Un altro video circolato online ha spiegato l'arcano: si è trattato di fotogrammi preregistrati in cui, davanti a un falso pubblico in un Dolby Theater semivuoto qualcuno ha retto finte zampe davanti al cane (il vero Messi, un sosia o un peluche non è ancora chiaro) mentre la scena veniva ripresa dalle telecamere. Non è dunque certo se a Messi sia stato permesso di entrare in teatro durante la cerimonia: in precedenza era stato detto che la sua presenza sarebbe stata off limits. Quel che è sicuro è che la Martin si è fatta fotografare fuori dal Dolby con le finte zampe. E d'altra parte, siamo o non siamo a Hollywood dove controfigure e effetti speciali sono all'ordine del giorno? Che sia stato dentro o no, è certo anche che Messi ha avuto un parte nell'avvicinamento alla cerimonia: è apparso in un video promozionale del conduttore Jimmy Kimmel che prova con lui le battute e abbaia quando si scherza sugli anni da cani. Messi ha inoltre aiutato Kimmel nella sua storica faida con Matt Damon in un altro breve filmato andato in onda alla fine della cerimonia: il collie alza la zampina e fa pipì sulla stella dell'attore sulla Hollywood Walk of Fame (foto Ansa Epa)

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Giallo agli Oscar sul cane Messi, applaude in sala?

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Tir precipita da un cavalcavia a Brindisi, donna ferita ma salva

Un tir adibito al trasporto di plastica in granuli ha sfondato un guard rail a Brindisi, all'ingresso della città, cadendo dal cavalcavia che collega la superstrada Brindisi-Taranto alla superstrada Brindisi-Lecce. Alla guida del mezzo pesante una 55enne di Ceglie Messapica trasportata d'urgenza all'ospedale Perrino di Brindisi. La donna non è in pericolo di vita. Quando l'autocisterna è precipitata fortunatamente non passava alcun mezzo sul piano stradale sottostante. Sul posto vigili del fuoco, polizia locale e personale dell'Anas. Le strade coinvolte nel sinistro sono chiuse al traffico per le operazioni di recupero e messa in sicurezza. A bordo del mezzo c'erano anche due cani di piccola taglia che non hanno subito conseguenze (foto Ansa)

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L'8 marzo delle donne sui ponteggi in cantiere

Abbattere gli stereotipi di genere nel mondo edile e dimostrare che il cantiere non è soltanto un luogo per gli uomini. Con questi obiettivi è nata l'iniziativa 'Donne in cantiere' di Toptaglio, general contractor con sede nel Comense specializzato in operazioni di riqualificazione edilizia, che ha selezionato due operaie per una formazione professionale retribuita cominciata lo scorso gennaio e che durerà in totale tre mesi. Una volta pronte a essere inserite nel team, Renata e Cristina saranno assunte a tempo indeterminato. In questo periodo stanno affiancando i capicantiere e gli operatori di macchina, imparando a usare escavatori, robot e mini-pale. "L'iniziativa nasce per demolire gli stereotipi, perché ad oggi lavorare in cantiere non è più così pesante fisicamente come 20 anni fa e tutti possono farlo. Specie nel mondo edile una donna, che è più precisa, a mio avviso è necessaria" spiega all'Ansa nella Giornata internazionale della donna Chiara Passarello, geometra e responsabile sicurezza di Toptaglio, sottolineando che l'obiettivo dell'azienda "è arrivare al 2025 con 30 figure femminili all'interno del cantiere". Renata Bianchi, una delle due aspiranti operatrici di cantiere, prima lavorava in un'azienda alimentare. Ha trovato questa opportunità tramite un post su Facebook: "Mi sono detta: perché no? Se possono farlo gli uomini non vedo perché non possano farlo anche le donne - racconta - nel cantiere possiamo starci benissimo, basta essere volenterose e avere voglia di imparare cose nuove". Oggi Renata è convinta che questa possa diventare la sua professione futura, così come Cristina Viscardi, anche lei selezionata da Toptaglio. "All'inizio, essendo tutti maschi - commenta - ero un po' preoccupata. Ma volevo cambiare e lavorare in un posto all'aperto anche se faticoso. Oggi posso dire che in due mesi ho già imparato tantissimo". E anche il rapporto con i maschi non è così male: "Ho trovato apertura mentale - conclude - e non era una cosa scontata" (foto Ansa)

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MasterChef, la "tigre dei fornelli" altoatesina Michela Morelli incontra i fan

Appuntamento sabato 9 marzo alle 17, nel negozio Sky di Bergamo di Via Tiraboschi 54. La chef di 44 anni, 44 anni, personal trainer di Appiano sulla Strada del Vino, sarà protagonista di uno speciale meet & greet aperto al pubblico in cui incontrerà i suoi fan e parlerà della sua esperienza nello show. Carattere grintoso e determinato, animata da forte passione e determinazione, Michela è spesso risultata la migliore nelle prove (foto Sky)









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il sacerdote

Don Cristelli, oggi l'ultimo saluto a Miola. Celebra l'arcivescovo Tisi

Il funerale si terrà domani, venerdì 26 aprile, alle 15, nella chiesa parrocchiale del paese d'origine. Il sindacato dei giornalisti: «Fu mentore di tanti giovani colleghi»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”

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IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»